Stato dell’arte del progetto

Questa pagina riporta l’articolo sulla Città della Scienza “Progetto Flaminio: ecco la nuova Roma. Via ai lavori dal 2016” di Paolo Boccacci pubblicato sull’edizione del 8/10/15 de La Repubblica.

“Alla fine il concorso l’ha vinto lei, Paola Viganò, l’architetto di ferro, che con il suo Studio 015 ha tanto progettato in Europa, in Francia per la Grand Paris, in Belgio, fino al 2014 insieme a Bernardo Secchi, e che ora lascerà la sua impronta su un’area strategica di Roma, quella delle ex caserme di via Guido Reni, di fronte al MAXXI di Zaha Hadid

“In questo momento la progettista sta lavorando alle tavole definitive del piano di recupero” spiega l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo “poi il masterplan sarà portato in Consiglio entro l’anno per l’approvazione definitiva. Quindi il piano dovrà passare al vaglio della Regione che si dovrebbe pronunciare entro quattro mesi. A giugno del prossimo anno si presenteranno i progetti edilizi di tutte le opere. E alla fine Cassa Depositi e Prestiti Investimenti affiderà i cantieri alle imprese. I lavori potrebbero cominciare entro al fine del 2016. E nel frattempo la caserma è già aperta alla città e ospita street art e concerti”.

Cinque ettari preziosi tra via Reni e via del Vignola, vicino a capolavori architettonici del XX secolo, il Foro Italico, il Villaggio Olimpico, il Parco della Musica e il MAXXI stesso, dove il piano prevede di costruire residenze per 35 mila metri quadrati, strutture ricettive e commerciali per 10 mila, un insieme di spazi e edifici pubblici distribuiti su 14 mila metri quadrati e la Città della Scienza. L’elemento che distingue il progetto è la costruzione di una fascia che allarga via Guido Reni e su cui si aprono gli spazi commerciali, rendendola una lunga piazza. Un suggerimento, come sottolineato dalla giuria, che riapre per il Campidoglio la sfida di un programma lungamente rinviato, che vede in via Guido Reni il tratto di un grande asse di spazi pubblici perpendicolare a via Flaminia.

La posizione della Città della Scienza si colloca nell’area originariamente prevista, i grandi hangar davanti al Maxxi, aprendosi alla possibilità di diverse forme di sviluppo nel tempo, mentre lo spazio verso via del Vignola è caratterizzato da un giardino nel quale si ritrovano elementi della costruzione industriale. La parte residenziale è organizzata come una serie di strade pedonali e a traffico controllato, attraverso le quali si penetra in una sequenza di spazi pubblici e privati modulati e in parte da affidare alla cura dei residenti.

E così il concorso internazionale per il quartiere di Città della Scienza, bandito lo scorso dicembre da CDP Investimenti dopo un accordo con il Comune, rilancia la realizzazione del piano da 200 milioni di euro. Un hotel sorgerà sul limite sud est dell’area, lungo l’asse parallelo a via Guido Reni. L’idea è poi creare una nuova centralità urbana recuperando due edifici su viale del Vignola, destinati ad attività collettive: spazi per associazioni locali e un centro polivalente aperto, che potrebbe prendere la forma di una serra urbana.

Infine la circolazione. Si punta al trasporto pubblico su via Guido Reni che diventerà così una strada lenta e alberata mentre per il resto si realizzeranno vie residenziali e altre tra gli spazi verdi.”

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