Filippo Galassi

Tra le opere di Filippo Galassi (1856–1920) ingegnere ricordiamo:

  •  il rifacimento di casa Cicognani in via IV Novembre (1879),
  • Nel 1887, anno d’inizio della lottizzazione di villa Ludovisi, lavora ai progetti dei quattro edifici che formano l’isolato vie Sardegna, via Marche, via Campania e via Vittorio Veneto e progetta i due palazzi in via Boncompagni 73-99, e in via Puglia 1-11, e l’intero isolato tra le vie Calabria, via Sicilia e via Lucania.
  • Per il principe Carlo Napoleone Bonaparte realizza nel 1889 il palazzetto in via XX Settembre, n. 68, nel parco della villa Paolina
  • Nel 1891, fornisce i disegni per il palazzo della Società anglo-romana per il gas, ora dell’Enel, in via Poli, n. 14, e via del Tritone, n. 24-30, opera che rivela una buona padronanza degli stilemi neorinascimentali.

Nel 1892, diventa ingegnere capo degli Ospedali di Roma e inizia un’attività nel campo dell’edilizia ospedaliera che lo vedrà impegnato per l’intero arco della sua attività. Sono suoi per esempio due padiglioni nel policlinico Umberto I (1909)

  • il Villino Scafi sul lungotevere dei Vallati (1902), in forme neoromaniche
  • nel 1906 il villino Patrizi, demolito per la realizzazione di via Bissolati
  • il Villino Borghese del Vivaro al lungotevere Marzio (1907), chiaramente ispirato al casino di villa Borghese
  • Nel 1903 cura gli arredi dell’ambasciata britannica a Villa Bracciano su via XX Settembre, distrutta nel 1947, e nel 1905-07 progetta l’Anglo-American Nursing Home in via Nomentana 311 (oggi Casa di cura Assunzione di Maria Santissima).
  • Nel biennio 1911-12, con l’architetto statunitense P. Stevens, disegna villa Irland in via Pietro Raimondi e la sede dell’Accademia americana al Gianicolo
  • Consigliere comunale a Roma dal 1905 al 1907
  • nel 1908 è presidente della commissione incaricata di analizzare il piano Sanjust, che diventerà il Piano Regolatore del 1909 (con lui siedono anche Giulio Magni e Gustavo Giovannoni) che formula diverse critiche al piano, incentrate sul disegno delle arterie di attraversamento del centro storico e sul nuovo quartiere di piazza d’Armi.
  • caduta la giunta Nathan, è rieletto nel 1914 e da quell’anno sino al 1920 è assessore all’Edilizia e al Piano regolatore.
  • Nel 1914 affida a Gustavo Giovannoni e Marcello Piacentini il progetto dei quartieri Flaminio e di piazza d’Armi.
  • Nel 1916 presiede la commissione per il quartiere del Rinascimento che, criticando duramente il vigente piano regolatore, nella proposta finale fece propria la teoria del diradamento edilizio.
  • L’anno seguente avanza una discutibile proposta per la sistemazione dell’area sacra di largo Argentina che provoca vivaci polemiche, in seguito alle quali Galassi da le dimissioni, respinte dalla giunta.
  • nel 1919 partecipa alla commissione incaricata di studiare la sistemazione del Campidoglio, presieduta da R. Lanciani. Fu del G. la proposta, non attuata, di “designare a sede degli uffici comunali tutto lo spazio limitato […] dalla piazza d’Aracoeli e […] la piazza S. Marco”, con nuovi edifici collegati al colle Capitolino da un passaggio in quota nei pressi della chiesa di S. Rita.

Mario Marchi lavorava nel suo studio professionale.

Pagine al livello inferiore:

Pagina al livello superiore:

Policlinico Umberto I

Pagine allo stesso livello:

Altre pagine correlate:

In rete:

  • ...
CONDIVIDI QUESTA PAGINA:

I commenti sono chiusi.