Fonte Gaia

Fonte Gaia, detta anche fontana dei dei Satiri o fontana dei Conigli, sorge nel Giardino del Lago a Villa Borghese tra la Casina del Lago e il laghetto.

MAPPA della Zona Pinciano 2 (Villa Borghese e il Pincio)

Al centro del Giardino del Lago, dietro la Casina del Lago, c’è la Fonte Gaia, detta anche fontana dei dei Satiri o fontana dei Conigli. Al centro un satiro e la sua compagna giocano con il loro piccolo satiro. Sui lati del basamento quattro teste di coniglio gettano acqua nella vasca.La fontana è costituita da una bassa vasca con al centro un piccolo basamento di travertino che sorregge un gruppo scultoreo bronzeo che raffigura un satiro e la sua compagna che giocano con un piccolo satiro tenendolo sospeso al centro di un piccolo bacino. Sui lati del basamento quattro teste di coniglio gettano acqua nella vasca.

Sulla cornice superiore del cilindro sono incisi un’iscrizione latina: VITAE LAUDEM, MURMURE SUO, FONS CANTI, con il nome dello scultore, Giovanni Nicolini (1872 -1956), e la data dell’esecuzione. Sul retro, in basso è inciso sul bronzo il nome della Fonderia Laganà di Napoli che ha realizzato l’opera.

Il bambino ha zampette di capra e scruta i passanti con aspetto luciferino, anche se dal suo viso emerge un ghigno divertito che non riesce a dissimulare. Sotto di lui, padre Sileno e mamma Ninfa lo sorreggono a mo’ di ponte, ebbri di felicità per quel dono forse inatteso.Lei, con gli occhi chiusi, assapora questo breve istante. Anzi, sembra pensare e rivedere qualcosa successo molto tempo prima, che la riempie di gioia in un moto di intimo pudore.Il padre satiro, invece, incurante di essere metà uomo e metà bestia (la scultura va vista veramente a 360°) è fiero di sé ed esprime il massimo della potenza virile. E tutti e due, infine, si fondono con la natura.

E’ una delle più belle sculture presenti a Roma, sia per la maestria dell’esecuzione che per la forza della composizione, che racchiude le tre figure in un quadrato perfetto, ricco di forza e di tensione. Un’opera che non ha la fama che in realtà meriterebbe, probabilmente anche a causa della tarda data di esecuzione, che la pongono a chiusura del periodo liberty.

La fontana è realizzata tra il 1927-28 dallo scultore Giovanni Nicolini (1872 -1956) per il Governatorato di Roma. L’installazione della fontana romana è ritardata fino ai primi giorni del 1929, per una controversia intercorsa tra lo scultore e l’amministrazione comunale. Nicolini infatti ha offerto la fontana ad un prezzo che considerava basso, a condizione che venisse posta all’interno del Giardino del Lago; il Comune invece aveva deciso di collocarla a villa Aldobrandini. Solo dopo una trattativa durata qualche mese, si decide per l’attuale sistemazione.

Per diversi anni, il piccolo satiro è stato senza testa, per opera di ladri senza scrupoli.

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