Forte Adigrat

Nella collezione della Galleria nazionale c’è un piccolo quadro di … dal titolo “Osteria a Monte Parioli”. In primo piano una serie di tavole e panche per sedersi illuminate da una luce che sembra dal sole, ma un sole pallido come fosse la luna, e in fondo il cupolone. Mi piace pensare che sia Forte Adigrat, l’ultima osteria fuori porta che è rimasta aperta da quelle parti fino agli anni Quaranta del Novecento.

Il Forte Adigrat è l’ultimo nome di una osteria che dall’Ottocento era lungo il vicolo dell’Arco Oscuro, approssimativamente dove oggi è piazzale Don Minzoni.

Sul dosso di vicolo dell’Arco Oscuro, dove iniziava la discesa verso l’Acqua Acetosa, c’era un quadrivio in cui due diverticoli. Quello di desta verso il vicolo delle Tre Madonne. Quello di sinistra verso vigna Capponi e la proprietà oggi nota come Villa Balestra. Su questo incrocio, a sinistra, c’era un’osteria campestre che negli ultimi anni si è chiamata del Forte Adigrat, come testimoniano delle foto degli anni Trenta.

Di questa osteria ci parla Orio Vergani (Milano 1998-1960), figura storica del giornalismo italiano, e Libero Biglaretti, poeta e scrittore (Matelica 1905- Roma 1993), che scrive in un articolo de Il Messaggero del 1943 con il titolo “Domenica al Forte Adigrat”: “Un’osteria campestre, come ce ne erano tante: con l’arco e il cancello di legno, l’incannucciata perimetrale, i tralicci e i pergolati, tra i quali, filtrando, si ammansivano i raggi d’agosto.”

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