Mister Ok

Il Tevere nei secoli ne ha visti di personaggi. Imperatori, condottieri e artisti hanno attraversato i suoi ponti e hanno solcato le sue acque. Uno di loro è entrato nel cuore dei romani e nella storia di questa città  più di tanti notabili e potenti. Il suo nome è Rig De Sonay, ma tutti lo ricordano come Mister Ok, il celebre tuffatore di Capodanno, icona romana tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Rig è stato un giramondo, molto diverso dai personaggi che oggi popolano oggi le sponde del Tevere. Nasce nel 1899 a Spa e, dopo la Grande Guerra è a Parigi dove contrae la febbre spagnola. Delirante a letto, viene a sapere di una gara di nuoto sulla Senna e decide di parteciparvi . E’ ammesso solo grazie ai giudici che non vogliono negare a un ragazzo stremato dalla febbre quello che sembrava essere l’ultimo desiderio. Invece Rig porta a termine la gara, conquista una medaglia e guarisce dal male che sta decimando l’Europa. Un episodio che lo segna per sempre e il fiume diviene per lui il simbolo della vita.

Dopo una vita da artista giramondo, Rig arriva a Roma dopo la seconda guerra mondiale e, pochi anni dopo si inventa il tuffo di Capodanno, in suo personale tributo a tutti i fiumi. «Era una persona straordinaria. Dipingeva, scriveva e fotografava tutti. Per vivere vendeva scatti e dipinti alla gente del fiume, come noi dei circoli», racconta Franco Zucconi Boeri, uno dei fondatori del Circolo Canottieri Tirrenia Todaro.

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