Storia di Villa Giulia fino al 1555

La storia di Villa Giulia inizia quando un arcivescovo di Santa Romana Chiesa, Antonio Ciocchi di Monte di San Savino vicino ad Arezzo, chiama a Roma il nipote prediletto Giovanni Maria, ne cura l’istruzione e lo avvia alla carriera ecclesiastica, offrendogli protezione e opportunità. Antonio nel 1513 è nominato cardinale da papa Giulio II Della Rovere e lascia al nipote, come se fosse un feudo ereditario, la cattedra arcivescovile di Siponto (Manfredonia), luogo dove il neo-arcivescovo non si recherà mai. Continue reading

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Decadenza di Villa Giulia

Villa Giulia, nonostante una iscrizione sul casino nobile della villa che afferma che “giammai quel sito avrebbe dovuto uscire dalla casa del Monte”, fa sollevare dopo la morte di papa Giulio III una tempesta contro gli abusi suoi e dei suoi parenti (vedi Storia di Villa Giulia). Continue reading

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Villa Grotta Pallotta

Alla fine di via Pinciana, al civico 13/15, dove finisce villa Borghese e comincia la zona detta quartiere dei Musicisti, sporge come fondale una costruzione di linea cinquecentesca: è il casino nobile dell’antica villa di Grotta Pallotta o Casino di Grotta Pallotta, pesantemente ristrutturato e ampliato, a inizio Novecento, da Carlo Busiri Vici.

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Vigna dei Gesuiti

La Vigna dei padri Gesuiti era una vasta proprietà tagliata in due dal vicolo delle Tre Madonne, che si estendeva lungo il vicolo dell’Imperiolo, nel tratto corrispondente all’attuale via Antonio Bertoloni, dall’attuale viale Rossini (dove ora sorge Villa Taverna) fino all’antica Villa Monticello, cioè l’attuale l’Ambasciata svizzera in via Barnaba Oriani.  La Vigna confinava con Villa Borghese (oggi lungo via Ulisse Aldrovandi) e con Villa Sacchetti ed era attraversata da via delle Tre Madonne.

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5. Dal 1500 al 1900

Nel Quattrocento, rispetto ai secoli precedenti, la situazione urbanistica del territorio preso in esame non subisce mutamenti degni di nota. I fulcri intorno ai quali ruota la vita civile ed ecclesiastica sono ormai chiari: lungo le direttrici costituite da via Flaminia, via Salaria, via Nomentana e via Tiburtina, dal perimetro delle Mura Aureliane andando verso l’esterno, si dispongono le comunità religiose conventuali e le tenute suburbane con le rispettive ville, che soprattutto a partire dal 1400 occupano aree sempre più vaste. Continue reading

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