Lungotevere Flaminio è la prosecuzione di lungotevere delle Navi, da piazzale Belle Arti (in corrispondenza di ponte Risorgimento) a piazza Antonio Mancini (in corrispondenza di ponte Duca d’Aosta), dove il grande viale lungo il fiume prosegue con il nome di lungotevere Thaon di Revel. Come tutti i viali lungo il Tevere, è stato realizzato sugli argini di contenimento del fiume.
Lungotevere Salvo d’Acquisto
All’altezza di ponte Milvio (via Flaminia), il lungotevere assume la denominazione di lungotevere Salvo d’Acquisto che segue il lato sinistro del Tevere fino a Ponte Flaminio (corso Francia), dove il viale continua con il nome di Lungotevere dell’Acqua Acetosa.
- MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori)
Lungotevere della Vittoria
Lungotevere della Vittoria corre lungo il lato destro del Tevere da piazza del Fante (dove termina lungotevere Oberdan) e piazza Maresciallo Giardino, dove inizia lungotevere Federico Fellini. Siamo nel Quartiere della Vittoria.
Spiagge al Flaminio
Lungo la riva sinistra tra ponte Milvio e Ponte Risorgimento, lungo l’attuale Lungotevere Flaminio, da sempre si è estesa una lingua di sabbia fluviale che costituiva l’arenile più bello di tutto il Tevere nella zona di Roma. Continue reading
Quartiere Flaminio e il fiume
Oggi è il Tevere è il confine del quartiere Flaminio e del Municipio II. Ma quello che oggi è solo un ostacolo da superare è stato per secoli il vero protagonista dei luoghi.
La città di Roma è stata fondata sui sette colli per dominare il guado del fiume in corrispondenza dell’isola Tiberina e la città prende il nome dal suo fiume. E’ Rodolfo Lanciani uno dei primi studiosi a riconoscere che la storia di Romolo e Remo è solo una leggenda e che la lupa non è stata il primo simbolo. Nello stemma di Roma etrusca c’era una Prora di Nave; inoltre, Romolo ebbe il nome da Roma, e non questa da quello. In origine la città si chiama infatti Rumon, in lingua etrusca: il fiume. Continue reading
ICP Flaminio II
Il secondo intervento dell’Istituto Case Popolari (ICP) nel quartiere Flaminio, è stato realizzato tra lungotevere Flaminio, via Virgilio Vespignani, piazza Melozzo da Forlì, viale del Vignola e via Raffaele Stern.
- MAPPA della Zona Flaminio 2 (da Belle Arti a via Guido Reni)
Considerazioni urbanistiche sul quartiere Flaminio
I piani regolatori del 1873 e del 1883 non si occupano dell’area fuori le mura a nord della città, caratterizzata, come tutte le parti periferiche intorno alla città, da grandi ville suburbane. Ma la nuova capitale d’Italia cresce demograficamente e già nelle carte del 1889 e del 1891 si vedono disegnate ipotesi di lottizzazioni a fini edificatori, in forma prima embrionale e poi un poco più evoluta. Nasce quello che diventerà il quartiere Flaminio. Continue reading
Storia del Quartiere Flaminio dal 1960 a oggi
Nel Quartiere Flaminio, con le Olimpiadi del 1960 è urbanizzata l’area pianeggiante tra via Flaminia e villa Glori, occupata dalla baraccopoli di Campo Parioli. E’ innalzato il Palazzetto dello Sport ed edificato un intero quartiere: il Villaggio Olimpico, attraversato dal viadotto di corso Francia. Continue reading
Storia del quartiere Flaminio dal 1915 al 1959
Dal 1919 in poi, e almeno fino al 1934, il resto del quartiere Flaminio è costruito adattando il Piano Regolatore del 1909 alla situazione determinata dall’insediamento delle caserme a via Guido Reni e dal ridimensionamento del giardino di Villa Oblieght (tagliato in due dal nuovo viale del Vignola). Continue reading
Storia del quartiere Flaminio dal 1870 al 1914
Per secoli l’area fuori Porta Flaminia era stata caratterizzata dai giardini delle ville costruite sulle alture a destra di via Flaminia: villa Giulia, villa Poniatowski, Villa Strohl Fern, villa Balestra, villa Ruffo, tanto per citare quelle ancora esistenti. Più avanti, verso il fiume, solo campi coltivati periodicamente invasa dagli straripamenti del Tevere. Continue reading