Risultati della ricerca per: palazzo corrodi

Uno scrigno di storie: palazzo Corrodi

Nell’isolato oggi compreso tra il lungotevere Arnaldo da Brescia, via Luisa di Savoia, via Maria Adelaide e via Maria Cristina, venne edificato nei primi anni del Novecento palazzo Corrodi. L’edificio presenta, su tutti e quattro i lati, prospetti dotati di ampie vetrate, funzionali a rendere luminosi gli spazi dei suoi tre piani, destinati ad accogliere, sin dalla loro costruzione, studi d’arte o mostre.  Continue reading

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Scala a chiocciola di Palazzo Corrodi

Palazzo Corrodi è “umbertino” all’esterno, ma oltre agli echi di una Roma fin de siécle, avvertibili nelle volte di vetro e nella sistemazione dei saloni, si è voluto,  in ossequio al Genius Loci, riferirsi al “linguaggio della città” al quale ogni epoca ha dato il suo contributo creativo.  Continue reading

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zzZ da fare (PA3 ) DA RIVEDERE PER ESTRARRE I BRANI UTILI E BUTTARE IL RESTO

DA RIVEDERE PER ESTRARRE I BRANI UTILI E BUTTARE IL RESTO

Dalla larghezza (o meglio dalla strettezza) della strada che prosegue in leggera discesa verso nord, capiamo che siamo su una strada antica. Qui, sotto i nostri piedi, infatti correva l’antica via Salaria, una strada più antica della fondazione di Roma, l’unica strada consolare che non ha preso il proprio nome né dal console che l’ha realizzata né della località che permette di raggiungere. E sapete perché? Perché quando questa strada nasce non c’erano consoli, e i piccoli villaggi della penisola non avevano nemmeno un nome. Su questo percorso le greggi si spostavano con le stagioni, dai monti della Sabina al mare e viceversa, semplicemente seguendo la sponda sinistra del Tevere.  Continue reading

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Campo Boario, Mattatoio e Mercato della carne

Un’abitudine diffusa a Roma per secoli è stata quella di tenere gli animali che fornivano carne da mangiare al pascolo, in aree verdi fuori della città, di solito proprietà nobiliare (ma anche interne alla città ma disabitate, come il Foro Romano).  Quando un animale doveva essere macellato, veniva portato dentro le mura nelle cucine del palazzo dei nobili proprietari della bestia (dove la carne veniva anche cucinata a mangiata ) o nella bottega di uno dei tanti macellai della città (dove la carne veniva tagliata e venduta).   Continue reading

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