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Bosco della Regina Elena


Percorrendo la via Olimpica verso la via Salaria, superato corso Francia e il tunnel sotto la collina Fleming, vediamo a destra un’altura: è il Monte Antenne, nell’ambito del grande parco di Villa Ada.  Sul versante del colle davanti a noi, c’è una grande macchia di colore verde scuro. E’ il bosco della Regina Elena, costituito da centinaia di Cedri dell’Himalaya, dalla cima del colle fino a viale della Moschea, giù in basso.

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Giovanna Alatri ci racconta la storia di due istituzioni sanitarie a viale Regina Margherita

Giovanna Alatri riapre la nuova stagione dei Racconti del Flaneur 2022 parlando di due veri e propri “pilastri” sanitari, istituzioni localizzate su viale Regina Margherita e legate a due personaggi importanti per lo sviluppo della sanità in Italia.  Continue reading

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“Due istituzioni sanitarie a viale Regina Margherita” di Giovanna Alatri

Nel 1888, nell’ambito di una necessaria, auspicata ma tardiva Riforma sanitaria del nostro paese, dietro  impulso del ministro Guido Baccelli (1830-1916) ebbe inizio a Roma la  costruzione del Policlinico Umberto I, su progetto dell’architetto Giulio Podesti autore di altre importanti opere nella capitale; i  lavori, durati a lungo a causa delle consuete difficoltà economiche dell’amministrazione comunale, si conclusero  nel 1903 e il Policlinico venne solennemente inaugurato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, il giovanissimo erede di Umberto I a cui l’ospedale era stato intitolato, della Regina madre Margherita di Savoia e di numerose personalità del mondo politico e accademico. (nota 1).    Continue reading

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Loquis e Roma2pass raccontano il territorio del Municipio II

Camminando a Villa Ada è facile imbattersi in uno dei tanti edifici che punteggiano il parco. Cosa sia e perché stia lì non lo sappiamo ed è inutile chiedere intorno perché non lo sa nessuno! E non è agevole andarlo a leggere in una guida, visto che spesso non sappiamo nemmeno il punto in cui siamo!  Continue reading

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Approfondimento

da fare

Fonte:  https://www.roma2pass.it/villa-ada/relazione-storico-artistica/

Dopo poco più di un ventennio e alcuni passaggi di consegne, nel 1904 il complesso venne riacquistato dai Savoia, che avviarono nuovi consistenti interventi di risistemazione.  Nel parco furono così introdotte colture agricole e venne creata una riserva di caccia.

Il palazzo reale fu arricchito con la creazione del giardino segreto, abbellito da scalee digradanti e disegnato con parterres decorati da statue e fontane. Tra il 1904 e 1906 fu costruito il grande portale maestro su via Salaria, con annessa abitazione del custode; l’antico casale Filomarino, oggi sede del Servizio Giardini del Comune, denominato la ” Tribuna ll” e pendant del precedente, venne sistemato a vaccheria e dotato di un laboratorio per la produzione del latte.

Nei medesimi anni la villa detta della Sacra Famiglia, casino di villeggiatura posto ai confine sud-occidentale della chiusa, già Bettelli-Olivieri poi detta Villa S. Filippo, verrà inizialmente destinata a abitazione dell’attendente del principe di Piemonte, generale Bonaldi, e quindi trasformata, tra il 1925 e il 1930, con la nuova denominazione di Villa Polissena, nella residenza della principessa Mafalda di Savoia e del consorte Filippo d’Assia Kassel, con uno spettacolare giardino realizzato su progetto di quest’ultimo.

Numerosi lecci da sughero, provenienti dalla Sardegna, pini e cipressi piantati sapientemente nei punti strategici fusero insieme l’antico parco, ornato da fontane e reperti archeologici seminascosti in boschetti e nicchie di tufo, con il nuovo spettacolare giardino realizzato su progetto di Filippo  d’Assia. La vegetazione del parco venne arricchita di essenze rare e di numerose varietà di palme; nell’area delle serre, di fronte alle scuderie, venne intensificata la coltivazione dei fiori ed introdotta anche quella delle fragole, mentre numerosi pini sostituirono i vigneti sul colle in prossimità di Villa Polissena.

L’area verso Monte Antenne, caratterizzata da sempre da impianti boschivi, venne denominata “Bosco della Regina Elena” e al suo interno venne creata una riserva di caccia con sentieri ancora oggi presenti.

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Pagina al livello superiore: Villa Ada dal 1900 al 1945

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