Via Ferdinando Fuga va da largo Pietro Vassalletto, sulla via Flaminia, a viale Pinturicchio. Continue reading
“Le Porte di Ferro di Via Salaria” di Andrea Ventura
Verso storie e mondi sotterranei
Umberto Eco (1932 – 2016) oltre che grande intellettuale fu anche, sorprendentemente, un appassionato lettore e collezionista di fumetti. A proposito dell’intellettuale “fumettista” Hugo Pratt (1927 – 1995) e del suo personaggio/Alter Ego, Corto Maltese, Eco era solito dire: “Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”. Continue reading
Viale Pinturicchio
Viale Pinturicchio va da piazza Gentile da Fabriano, su lungotevere Flaminio, a via Flaminia, attraversando piazza Antonio Mancini. Insieme con via Guido Reni e viale del Vignola, costituisce il tridente del quartiere Flaminio. Continue reading
Via Giuseppe Luigi Lagrange
Via Giuseppe Luigi Lagrange è una stradina del quartiere Pinciano che sale da piazza Santiago del Cile all’incrocio tra via Antonio Bertoloni, via Barnaba Oriani, via Francesco Denza.
MAPPA della Zona Pinciano 4 (da piazza Pitagora a piazza Euclide) Continue reading
Via Flaminia 5 da piazza Apollodoro a ponte Milvio
Superata piazza Apollodoro, via Flaminia corre rettilinea verso Ponte Milvio.
Ipogeo di Via Livenza
L’ipogeo di via Livenza è appunto in via Livenza 4, a pochi metri da via Salaria, tra via Po e via Tevere.
Visita a Palazzo Borromeo
Visita a Palazzo Borromeo
Le porte di Palazzo Borromeo si aprono per AMUSE
Giovedì alle ….. Roma2pass ci invita all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede in viale delle Belle Arti 2. L’edificio, noto col suo antico nome di Palazzo Borromeo è, nello stesso tempo, l’unica sede diplomatica con sede nel territorio dello stesso Paese che rappresenta. E quindi è anche l’unica ambasciata al mondo a non godere del privilegio dell’extraterritorialità.
Palazzo Borromeo, una volta noto col nome di Palazzina di Pio IV, è un antico palazzo di Roma: un tipico palazzo rinascimentale, progettato nel 1561 dall’architetto Pirro Ligorio per il papa Pio IV. Il palazzo sorge in quella che era la cosiddetta “vigna vecchia” di Villa Giulia, la grande proprietà di papa Giulio III. Tale vigna, come allora venivano chiamate le proprietà fuori le mura di Roma, insieme alla vigna di Porto e alla vigna Del Monte costituivano la residenza estiva del papa. Palazzo Borromeo nasconde, dietro un’apparente rusticità, una notevole eleganza. Sul lato del palazzo lungo la via Flaminia, al centro dell’edificio c’è un portone bugnato con al piano superiore una loggia con colonne d’ordine corinzio affiancate da lesene angolari con capitelli ionici. Sull’angolo verso Porta del Popolo, c’è la grande Fontana dell’Acqua Vergine. Solo nel 1929 è costruita la nuova ala del palazzo su via di Villa Giulia con una meridiana in alto sulla parete esterna. Al pian terreno in tempi moderni è stata realizzata la Cappella dedicata a San Carlo Borromeo, ricavandola da un salone. E infine nel 2002, è realizzato l’edificio vetrato della Cancelleria. Nel 1929, dopo i Patti Lateranensi, l’antico è venne acquistato dallo Stato Italiano per farne la nuova ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
La visita è a numero chiuso. In assenza di prenotazione non possiamo accogliervi.
Le prenotazioni vanno fatte entro il 20/05. La conferma potrebbe finire nello SPAM. Se cosi non fosse, inviateci una mail per fugare ogni dubbio all’indirizzo roma2pass@gmail.com
E’ vietato realizzare video. I visitatori possono scattare fotografie a esclusivo uso personale e non per pubblicazioni sui social network
Meteora
Dal 1960, a piazza Apollodoro, tra viale Tiziano e il Palazzetto dello Sport, si erge un frammento stellare infitto nel prato. In realtà, è una scultura moderna, isolata e senza nome, che ci incuriosisce. Continue reading
PA3
DA RIVEDERE PER ESTRARRE I BRANI UTILI E BUTTARE IL RESTO
Dalla larghezza (o meglio dalla strettezza) della strada che prosegue in leggera discesa verso nord, capiamo che siamo su una strada antica. Qui, sotto i nostri piedi, infatti correva l’antica via Salaria, una strada più antica della fondazione di Roma, l’unica strada consolare che non ha preso il proprio nome né dal console che l’ha realizzata né della località che permette di raggiungere. E sapete perché? Perché quando questa strada nasce non c’erano consoli, e i piccoli villaggi della penisola non avevano nemmeno un nome. Su questo percorso le greggi si spostavano con le stagioni, dai monti della Sabina al mare e viceversa, semplicemente seguendo la sponda sinistra del Tevere. Continue reading