RACCONTO DEL FLANEUR PUBBLICATO IL 30/04/2024.
Alba domenicale di marzo, dall’insolito splendore: a Roma, il verde e l’azzurro gareggiano nella sinestesia della luce e del silenzio. La primavera incipiente sembra volersi annunciare con sontuoso compiacimento. Un eccentrico personaggio, gode, solitario, delle strade dormienti, delle prospettive aperte, del profumo delle grandi ville a nord del centro. Risale dal laghetto di Villa Ada, alle spalle l’odore intenso delle siepi d’alloro, attraversa la Salaria sgombra del rumore della “civiltà” dell’uomo, percorre viale Somalia, oltrepassa il quadrivio di largo Forano, imbocca via Magliano Sabina, supera la chiesa dei Cuori di Gesù e Maria (i cuori del figlio e della madre) si ferma a piazza Vescovio: un caffè? No, il suo pensiero è altrove. Non è distratto, quest’oggi, il Flâneur del secondo Municipio (poiché di lui si tratta), cerca qualcosa, segue il filo del ricordo e della memoria. Continue reading