1748 Carta del Nolli

La Carta del Nolli, o meglio “Nuova Carta di Roma”, è la migliore rappresentazione della Roma nel Settecento, realizzata nel 1748 da Giovan Battista Nolli da Como.

Questa pianta, composta da 12 fogli, è molto accurata ed è dedicata a papa Benedetto XIV Lamborghini.

In soli ventidue mesi, Nolli esegue il primo rilievo catastale moderno dei 14 rioni della città. Per la prima volta Roma è riprodotta con totale obiettività da una carta zenitale, scientifica, orientata a nord e tuttora valida. La parte costruita è acquarellata in grigio chiaro, strade, piazze, cortili e suoli di uso pubblico in bianco, le chiese sono riprodotte con l’impianto planimetrico e senza fare distinzione tra dentro e fuori le mura. Con la stessa cura infatti è riportato il Suburbio, frazionato in vigne, viali, ville.

E’ la stessa città che negli stessi anni “mette in scena” il piacentino Panini, il più teatrale dei pittori di quel periodo, in cui lo spettacolo architettonico è tutt’uno con con l’andirivieni della gente.

Pochi decenni dopo, nel 1781, Giuseppe Vasi realizza la sua famosa pianta di Roma, “Prospetto dell’Alma città di Roma”, una classica veduta tradizionale dal Gianicolo, tridimensionale e a volo d’uccello in cui il Suburbio non merita approfondimento.

Alla Carta del Nolli si ispirerà, nel 1835, il Catasto Gregoriano.

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