Il Ponte Nomentano venne eretto tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. nel punto in cui la via Nomentana supera il fiume Aniene ai piedi della collina del Monte Sacro. Più volte distrutto e restaurato, il ponte presenta una varietà di materiali e tecniche costruttive che abbraccia un ampio arco cronologico, dall’età antica a quella medievale e moderna.
Originariamente formato da due archi, il ponte si presenta oggi con un unico grande arco di travertino, sormontato da una fortificazione merlata medievale, e due archetti di rampa laterali su ciascun versante. Il ponte presenta massicci interventi di rifacimento a partire dal VIII secolo; la struttura merlata a castello è pertinente ai lavori eseguiti sotto il papa Niccolò V (1447-1455), dei quali rimane lo stemma papale.
Papa Sisto IV, per sopperire alle spese di guardia alle porte e ai ponti extraurbani, instaurò un pedaggio per il passaggio sul ponte.
Si conserva una delle torri merlate destinata ai corpi di guardia che proteggevano le porte di accesso al ponte; nel XVI secolo fu aggiunta sul lato a monte una latrina.
Nelle immediate vicinanze:
- il Quartiere delle Valli (Saccopastore)
- l’ex Cinema Teatro Espero, di Riccardo Morandi
- il Parco Gaio Sicinio Belluto, progettato da Raffaele De Vico
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