Al primo piano di Palazzo Borromeo, all’angolo verso porta del Popolo sopra la grande Fontana dell’Acqua Vergine, ci sono tre stanze.
Le tre stanze furono completate da Pirro Ligorio e volute da papa Pio IV, come vediamo dallo stemma del papa sul soffitto a padiglione e dall’iscrizione PIUS IV MEDIOLANENSIS PONTIFEX MAXIMVS ANNO SALVTI MDLXIIII, l’anno della chiusura del primo cantiere del palazzo. Sono le stanze volute dallo zio Pio IV per essere condivise tra i due fratelli Borromeo, ciascuno proprietario di una delle due ali del palazzo. Gli ambienti sono tutti di medie dimensioni, a testimonianza di una ricerca di momenti intimi e le due finestre della stanza centrale , quella sopra la fontana sono perfettamente orientate verso il Vaticano, quasi a rafforzare il legame tra i Borromeo e lo zio papa.
Lo stemma del papa, incorniciato da grandi angeli, in omaggio al suo nome di battesimo Giovanni Angelo, è quello dei Medici di Firenze con cui i Medici di Milano non erano assolutamente imparentati. Lo stemma originario di Pio IV presentava invece una unica sfera (o bisante come si dice in araldica) raffigurante una pillola che richiamava il mestiere di cerusico dei suoi avi, ma Cosimo I Medici concede al cardinale Giovanni Angelo, ospite a Firenze per diversi anni, di modificarlo rendendolo simile al suo.
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