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z79. Loquis

Pagine relative all’app Loquis.

Regola base

Per ogni podcast Loquis, deve esistere:

  • una pagina base,
    • posizionata nella BD con i soliti criteri di organizzazione degli argomenti
    • con nome uguale al titolo del podcast,
    • contenente tutto quello che serve a caricare il podcast: il file audio, l’immagine, il breve testo descrittivo del podcast,
  • una pagina contenente tutto (e solo) il testo del podcast
    • posizionata nella BD come “pagina figlia” della “pagina base”
    • protetta da password

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Museo del Giocattolo

Nel 2004, Sindaco Walter Veltroni, con delibera Consiliare del 24 novembre, fu approvato il progetto per realizzare, in deroga al vincolo archeologico e alla destinazione N, con integrazione volumetrica, un polo museale a Villa Ada per custodire la collezione di giocattoli Leonardo Servadio (uno stock di 10mila e 663 pezzi, per lo più d’origine svedese, degli anni fra il 1860 e il 1930) acquistati dal Comune di Roma al costo di 4,5 milioni + IVA (1). Continue reading

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2. Vita e amori di Scipio Slataper

Scipio Slataper (1888-1915) è eroico irredentista che ha combattuto tutta la sua vita . La sua biografia, la sua attività letteraria, le sue relazioni ci restituiscono un personaggio avventuroso e degno di nota.  Continue reading

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“Quando a Villa Glori  c’era una colonia …” di Giovanna Alatri

L’assistenza sanitaria all’infanzia a Roma Il 1900, definito “Il Secolo dei fanciulli” da Hellen Key, la scrittrice e femminista svedese che, come Maria Montessori, aveva posto “il bambino” al centro dell’attenzione, non solo dal punto di vista dell’educazione ma anche da quello sociale e igienico-sanitario, ha rappresentato il periodo storico di avvio di un profondo cambiamento nei confronti dell’infanzia. (a destra Hellen Key ritratta da Hanna Pauli) (Nota n.1)   Continue reading

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R2p news: “Napoleone Bonaparte, la verità storica”

Nel bicentenario della morte di Napoleone i Racconti del Flâneur pubblica un ritratto “controcorrente” di Bonaparte scritto da, convinto pacifista: “Napoleone Bonaparte, la verità storica”  con un contributo di Andrea Ventura sulla Roma Napoleonica.

L’immagine che Carlo da di Napoleone è decisamente negativa. Il suo libello trae spunto dalla famosa frase dell’ode “5 Maggio” di Manzoni :”ai posteri l’ardua sentenza” e la sentenza, dopo duecento anni, e alla luce di migliaia di pagine di ricerche e pubblicazioni, svolte da centinaia di studiosi in tutto il mondo, non è sempre assolutoria. In questo caso il lato oscuro di Napoleone evidenzia anche i gravi saccheggi perpetrati dalle truppe francesi in tutta Italia e a Roma in particolare.

Nel (ri)leggere l’ode il “5 Maggio”, con il suo ritmo incalzante, specie per chi (come molti soci di AMUSE) ha dovuto mandarla a memoria, non è possibile non accompagnare la recita con una celebre “colonna sonora”: la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore Op. 55 “Eroica” di  Ludwig van Beethoven. Ebbene, proprio la storia dell’ “Eroica” evidenzia le contraddizioni di Napoleone, che da incarnazione dei principi della rivoluzione francese si trasforma, agli occhi di Beethoven (e poi, con il tempo, a quelli moltissimi altri intellettuali artisti, politici e semplici cittadini), in un “tiranno”. Quando Beethoven scrisse questa sinfonia, sul manoscritto, in cima al frontespizio, compariva la dicitura “Bonaparte”  e “Ludwig van Beethoven” in fondo. Ma non appena Beethoven ricevette la notizia che Bonaparte si era dichiarato Imperatore, esclamò in preda all’ira: “Quindi non è altro che un comune mortale!  Ora calpesterà tutti i diritti dell’uomo, cederà alla sua ambizione; ora si crederà superiore a tutti gli uomini, diventerà un tiranno!”. Afferrò la parte superiore del frontespizio, lo strappò a metà e lo gettò a terra. La pagina dovette essere ricopiata, e fu solo allora che la sinfonia ricevette il titolo di “Sinfonia Eroica”.

Ebbene è proprio questa trasformazione che De Bac racconta, nel racconto “Napoleone Bonaparte, la verità storica”

Alla fine delle “nefandezze” napoleoniche, Andrea Ventura ha aggiunto una visione della “Roma Napoleonica” e di quanta parte dell’architettura e dell’arte di quel periodo si trovi proprio nel Municipio II. Queste innovazioni ambientali e architettoniche rivelano comunque lo spirito di servilismo che ha contraddistinto il comportamento della maggior parte degli italiani di allora nei confronti di Napoleone.

Leggi il racconto Napoleone Bonaparte, la verità storica di Carlo De Bac.

Per vedere (e leggere) i “I Racconti del Flâneur Roma2pass” già pubblicati cliccare qui.

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“Napoleone Bonaparte, la verità storica” di  Carlo De Bac

Leggo, non senza preoccupazione, da più parti, che ieri, 5 maggio 2021, ci si è affrettati a ricordare il bicentenario della morte di Napoleone, celebrato nella letteratura italiana con le famose sestine di Manzoni:  “Ei fu; siccome immobile ecc. ecc.” e quindi nutro il timore che questo avvenga in senso unicamente elogiativo, come si fa abitualmente per un uomo ritenuto grande, ma che, invece, era ed è pieno di ombre: “ai posteri l’ardua sentenza”, appunto. (a destra la prima pagina dell’Ode “il V Maggio” di Alessandro Manzoni). Continue reading

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