Villini scomparsi nel Municipio II e nei territori adiacenti. Continue reading
Considerazioni urbanistiche sul quartiere Flaminio
I piani regolatori del 1873 e del 1883 non si occupano dell’area fuori le mura a nord della città, caratterizzata, come tutte le parti periferiche intorno alla città, da grandi ville suburbane. Ma la nuova capitale d’Italia cresce demograficamente e già nelle carte del 1889 e del 1891 si vedono disegnate ipotesi di lottizzazioni a fini edificatori, in forma prima embrionale e poi un poco più evoluta. Nasce quello che diventerà il quartiere Flaminio. Continue reading
Tevere
Questa pagina parla del fiume che dalla confluenza dell’Aniene a ponte Margherita, costituisce uno dei confini del Municipio. Al Tevere, e in particolare al guado sul fiume in corrispondenza dell’isola Tiberina, si deve la fondazione stessa di Roma e per secoli il fiume è stato una importante via per il commercio e per i rifornimenti di tutto ciò che serviva alla città.
- MAPPA della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti)
- MAPPA della Zona Flaminio 2 (da Belle Arti a via Guido Reni)
- MAPPA della Zona Flaminio 3 (da via Guido Reni a Ponte Milvio)
- MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori)
- MAPPA della Zona Parioli 4 (Acqua Acetosa)
- MAPPA della Zona Parioli 2 (Villa Ada e Monte Antenne)
Muraglioni del Tevere
Gli argini del Tevere, detti muraglioni, vengono costruiti nell’ultimo quarto dell’Ottocento, al fine di contenere le piene del fiume ed impedire le frequenti esondazioni. Con la costruzione dei muraglioni il tratto urbano il corso del Tevere viene regolarizzato, eliminando strozzature e curve morte e uniformando la larghezza del tracciato fluviale attorno ai 100 metri.
- MAPPA della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti)
- MAPPA della Zona Flaminio 2 (da Belle Arti a via Guido Reni)
- MAPPA della Zona Flaminio 3 (da via Guido Reni a Ponte Milvio)
R2p news: “Quando ai Parioli arrivarono i carri armati”
Anche questo giovedì AMUSE, pubblica una nuova storia nella rubrica “I Racconti del Flâneur Roma2pass”.
Questa volta Corrado Iannucci ci presenta una testimonianza raccolta da un coraggioso ufficiale che partecipò alla difesa di Roma dopo la caduta del fascismo nel 1943. Il teatro della storia è piazza Ungheria che allora si trovava al centro di residenze importanti e caserme di rilievo. (in figura: “Lancieri di Montebello” in tenuta da servizio armato ed un autocarro di fronte alla chiesa di San Bellarmino. Foto comunitaolivettiroma) Continue reading
“Quando a piazza Ungheria arrivarono i carri armati” di Corrado Iannucci
Il 10 giugno 1940, l’entrata in guerra trovò il quartiere intorno a piazza Ungheria già in parte costruito, con palazzi, palazzine e villini spesso firmati da architetti importanti. Tuttavia questa parte della città era ancora vista come un qualcosa non ancora del tutto integrata con il resto dell’abitato dentro le mura. Continue reading
Caserma Pastrengo
La Caserma Pastrengo della Cavalleria dell’Esercito occupava una grande area che da viale dei Parioli arrivava a piazza Digione e a piazza Bligny.
- MAPPA della Zona Parioli 3 (da viale dei Parioli a Piazza delle Muse)
Veduta aerea del quartiere Pinciano
Veduta aerea del nucleo del quartiere Pinciano successiva al 1920. Gli edifici esistenti sono solo una trentina e tutto intorno, ancora libere, le colline dei Parioli che andranno a far parte del nuovo quartiere Vittorio Emanuele II, oggi Pinciano.
- MAPPA della Zona Pinciano 4 (da piazza Pitagora a piazza Euclide)
Origine della via Salaria
La via Salaria è la più antica delle strade consolari e il suo nome, a differenza delle altre che prendevano il nome del loro artefice, deriva direttamente dalle sue antiche origini: il trasporto del sale, fondamentale per la conservazione dei cibi, facile merce per i baratti e poi parte della paga dei soldati (da qui la parola salario, per indicare la remunerazione di un lavoratore). Continue reading