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Due palazzi fascisti nell’area di piazza Bologna

Nell’area di piazza Bologna sorgono due edifici pubblici realizzati nel perioda fascista profondamente diversi tra di loro: Palazzo delle Poste di piazza Bologna e il palazzo sede del Dopolavoro Ferroviario a via Bari.

Il palazzo sede del Dopolavoro Ferroviario, quando fu realizzato nel 1926, fu uno fra i più interessanti interventi di architettura della nuova zona di piazza Bologna e l’edificio costituì, all’epoca, un richiamo anche per gli abitanti di altre zone della città.

Paragonandolo al vicino Palazzo delle Poste di piazza Bologna più giovane di circa dieci anni, il palazzo di via Bari mostra, però, una marcata differenza sull’interpretazione formale delle costruzioni di pubblica utilità: la semplicità delle possenti linee del palazzo postale si contrappone al decorativismo simbolico del complesso del Dopolavoro.  Il passaggio dallo stile architettonico storicista a quello razionalista sembra sottolineare, da parte del regime, un’avvenuta presa di coscienza delle proprie forze e del proprio linguaggio rappresentativo che non necessita più di metafore.

I due edifici rappresentano quindi due momenti differenti del fascismo.  Il Dopolavoro Ferroviario, legato ancora a una matrice linguistica tradizionale diffusa negli anni immediatamente successivi al primo dopoguerra, utilizza stilemi aulici, liberty e naturalistici, come a voler sottolineare il legame del fascismo con la grande storia del passato.  Il Palazzo delle Poste invece, costruito negli anni del consenso quando il fascismo si esprimeva ormai con riconoscibile tratto distintivo, è espressione della cultura e dell’architettura moderna.

Fonte Archidiap

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Palazzo delle Poste di piazza Bologna

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