Porta Pia. Facciata interna

Al termine di via XX Settembre, si erge la facciata interna del complesso fortificato di Porta Pia, realizzata da Michelangelo per il papa Pio IV.

MAPPA della Zona Nomentano 1 (lungo via Nomentana)  

E’ un corpo di fabbrica a mattoni a vista, orlato di una merlatura ornamentale. Al centro si apre il grandioso portale di travertino, con lesene scanalate e un ricco timpano composito. Sulla porta lo stemma Medici di papa Pio IV (scolpito di Jacopo del Duca, il realizzatore della successiva Porta San Giovanni) fiancheggiata da due angeli (scolpiti da Nardo de’ Rossi del 1564) per ricordare il nome del papa (Giovan Angelo). Ai lati, due finestroni a timpano sormontati da finestre più piccole riccamente incorniciate ma murate. In alto tre particolari bassorilievi, formati da cerchi o scudi circondati da una specie di arco, forse patene avvolte da stole. Incomprensibile è il cubetto al centro della decorazione centrale.

Nell’insieme la nuova porta soddisfa il Papa, anche se nessuno riesce a interpretare il vero significato di quei disegni fatti da Michelangelo. Ma il popolo ha le idee chiarissime sul senso di quei bassorilievi e incominciano a circolare voci che solo dopo un secolo arriveranno in Vaticano

La leggenda vuole che la richiesta del papa a Michelangelo di realizzare la nuova porta fosse stata presentata in modo sgarbato, in pratica gli aveva chiesto un preventivo come lo si chiede all’idraulico. Secondo quanto riferisce il Vasari, Michelangelo è infuriato quando presenta al pontefice tre diversi progetti, «tutti stravaganti e bellissimi». E la scelta finale del papa, che cade sulla soluzione  più economica, non migliora l’umore del Buonarroti, che decide di fargliela pagare.

Papa Pio IV, al secolo Giovan Angelo Medici  è milanese, senza nessun rapporto di parentela con la potente casa fiorentina (che però lo appoggia nella sua carriera ecclesiastica e gli concede di innalzare lo stemma a sei palle) e viene da una famiglia di cerusici e, ancora prima, di barbieri. Michelangelo progetta allora degli ornamenti con uno scudo tondo e una stola frangiata attorno, e in quello centrale ci mette un misterioso cubo. Ebbene il cubo è il sapone, lo scudo era il bacile e la stola era l’asciugamano, tutti emblemi dei barbieri!

Su questa facciata si possono trovare diverse curiosità.

  • In basso a destra, nascosta sotto il davanzale di una finestra murata, una faccetta da vecchio ghignante se la ride ancora allegramente. Si dice che sia un autocaricatura che  Michelangelo ha voluto esporre al pubblico in una delle sue ultime opere.
  • Si diceva che la porta sia rivolta verso l’interno perché in tal modo Michelangelo intendeva offrire un arco trionfale a chi se ne andava da Roma e non a chi vi entrava! Seppur a 86 anni, era ancora indomabile.
  • Infine gli angeli sopra la porta sembrano stare stretti sull’aggetto in cui sono sistemati. Probabilmente sono statue realizzate a terra senza tener conto del limitatissimo spazio a disposizione lassu e che quindi sono state adattate alla meno peggio, anche modificando la posizione delle ali.

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