All’angolo tra via Nizza e via Bergamo, con una facciata su piazza Fiume, sorge un edificio dal carattere Liberty.
E’ un’opera del 1919 dell’architetto Ezio Garroni autore anche del noto Villino Astengo, del 1909, in via del Tempio 1 (su lungotevere de’Cenci, accanto alla Sinagoga) e del villino Berardi, del 1912, in via Nomentana 120 (acquistato dalla Casa Reale Afgana e ora sede dell’Ambasciata di Afghanistan a Roma).
Ezio Garroni è stato interprete sensibile delle raffinate istanze stilistiche dell’«art nouveau», che all’inizio del nostro secolo tentarono, con scarso successo, di penetrare nell’ambiente culturale romano, ancora saldamente ancorato alla tradizione eclettica. A conferma di ciò, nel corso di lavori di manutenzione e verniciatura che si sono svolti negli anni, il palazzo ha perso quasi tutti i decori liberty voluti dal progettista (come peraltro è accaduto anche nel vicino Villino Calderai)
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