La Fontana del Moro è la più antica delle tre fontane monumentali di piazza Navona ed è posta nell’estremità sud della piazza. Ne parliamo qui perche i resti di alcune statue, realizzate secoli fa per questo splendido luogo, sono oggi visibili a Villa Borghese e in particolare nel Giardino del Lago e nel vicino Museo Canonica.
La Fontana del Moro è realizzata in marmo antico, arricchendo una vasca polilobata realizzata da Giacomo della Porta nel 1576. Circa un secolo dopo (nel 1654) la fontana é completata da Giovanni Antonio Mari, grazie a un finanziamento di Olimpia Maidalchini (moglie di Pamphilio Pamphilj nota come Donna Olimpia o , popolarmente, la “Pimpaccia”). Il Moro, che si staglia su un’enorme conchiglia al centro della fontana, è un uomo-marino dalle colossali dimensioni che lotta con un delfino. L’opera fu scolpita nel 1654 dal mastro Ludovico Rossi di Fiesole su un disegno del Bernini, ma le sculture delle maschere e dei tritoni che oggi vediamo a piazza Navona sono copie. Se volete dare un’occhiata agli originali dovete andare a Villa Borghese.
La Fontana del Nettuno è il complesso monumentale all’altra estremità di piazza Navona, quella settentrionale. Voluta da Papa Gregorio XIII e progettata nel 1574 da Giacomo della Porta, la fontana è realizzata in marmo rosa “portasanta”, con una forma simile alla fontana del Moro con tritoni e grandi maschere. Ma l’opera non fu completata e per circa 300 anni la fontana rimase senza sculture. Solo nel ottocento, al centro della fontana, si è potuto ammirare Nettuno, il dio dell’acqua (opera di Antonio della Bitta), in lotta con il suo tridente con un grande polpo. Le altre sculture, create da Gregorio Zappalà, illustrano due cavallucci marini, sirene e amorini che giocano con i delfini.
In questa occasione, i mascheroni e i tritoni della fontana del Moro, ormai malconci, sono sostituiti con delle copie e gli originali e, dopo qualche decennio di sosta in deposito, sono utilizzati per arricchire alcune fontane nel Giardino del Lago, da poco aperta al pubblico.
Negli anni ’80 del Novecento, queste sculture sono tolte anche da lì per proteggerle dai continui vandalismi e sono sistemate in un luogo lì vicino dove sono ancora visibili: al piano interrato del Museo Canonica. Pochi anni fa nel Giardino del Lago sono state collocate delle copie realizzate in resina con effetto travertino. Purtroppo non erano a prova di vandali e di imbecilli, e sono stati rotti rapidamente. Al momento i mascheroni sono al loro posto ma i tritoni sono stati tolti in attesa di essere sostituiti con altre copie, sperabilmente più durature.
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- Monumento a Jan van der Capellen
- Museo Canonica. Approfondimento
- Statua dell’Umile Eroe
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