Nel 1950 Villa Borghese appare nel film “Domenica d’agosto” di Luciano Emmer, facendo da cornice al primo vero ruolo del divino Marcello Mastroianni, che, immerso nell’afa di Roma, amoreggia castamente con la sua virtuosa innamorata davanti a una delle fontane della Villa, in cui bambini si tuffano in cerca di frescura. L’attore in questo film è giovanissimo e, prima di allora, aveva ricoperto solo piccolissimi ruoli.
L’anno dopo ritroviamo invece un più che mai ironico e gioviale Alberto Sordi che, nei panni di un buffo esploratore, cerca di fermare goffamente una carrozza con il suo cocchiere, su uno dei viali centrali del parco, per far salire la sua amata signorina Margherita, in “Mamma mia, che impressione!” E’ il primo ruolo da protagonista assoluto di Alberto Sordi, attore quanto mai simbolico per la città di Roma.
Nel 1955 il Pincio, il belvedere dei sospiri, fa la sua apparizione della commedia “Racconti romani” di Gianni Franciolini, nella esilarante scena in cui il gruppo di giovani scapestrati protagonisti della storia inizia a mettere in pratica la furba idea di fingersi agenti della buoncostume per multare coppiette appartate, proprio nel luogo che sembra volutamente preposto alla scabrosa azione.
Del resto, lo stesso Franciolini insieme al grande Vittorio De Sica, due anni prima (nel 1953) aveva ambientato un intero film nel magico parco, estendendo talmente l’omaggio a questo eccezionale scenario, dal dare alla pellicola proprio il nome della stessa villa. “Villa Borghese” è un film a episodi, con un cast d’eccezione (ci lavora perfino di Eduardo De Filippo), ambientato interamente in questo luogo incantato, facendone risaltare la magnificenza.
Fonti: https://www.cinematographe.it/rubriche-cinema/cinematografood/villa-borghese-film-girati-a-roma/
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