Nel 1922 si svolge a piazza di Siena un concorso ippico internazionale di salto a ostacoli. Da allora nella splendida piazza di Villa Borghese si sono svolti eventi straordinari per l’equitazione italiana, sfide indimenticabili tra protagonisti d’eccezione. Basti pensare ai fratelli d’Inzeo, a Graziano Mancinelli e ai numerosi altri alfieri di questo nobile sport. Oggi il Concorso Ippico di Piazza di Siena è uno degli otto più prestigiosi concorsi internazionali ufficiali di salto, l’elite dell’equitazione mondiale.
- MAPPA della Zona Pinciano 2 (Villa Borghese e Pincio)
L’esordio di Piazza di Siena come scenario di competizioni equestri di salto risale al 1922. Il successo è tale che nel 1926 la Federazione Internazionale (FEI) inserisce il concorso romano tra gli eventi internazionali di ippica e nasce il Concorso Ippico Ufficiale di Roma (CSIO). In quell’anno tutta l’attenzione del mondo era rivolta alla corsa al Polo Nord che si cercava di raggiungere, non più con cani e slitte, ma dall’alto. Gli statunitensi Floyd Bennet e Richard Byrd lo sorvolano con un aeroplano, ma dall’Europa rispondono l’italiano Umberto Nobile e il norvegese Roald Amundsen che – partendo due giorni prima da Roma – atterrano col dirigibile Norge in Alaska dopo averlo trasvolato.
La piazza di Villa Borghese però non è attrezzata per un evento internazionale ed è necessario trovare una sede altrettanto prestigiosa. In quegli anni, Il quartiere Flaminio è diventato il cuore sportivo di Roma, pochi passi uno dall’altro, vicino al Campo Corse Parioli da anni dedicato alle corse al galoppo, sono sorti lo Stadio Nazionale, il campo di calcio e cinodromo della Rondinella e l’ippodromo di Villa Glori, per le corse al trotto. La prima scelta su dove fare il Concorso Ippico cade perciò in questa zona, all’interno del campo di trotto di Villa Glori, che assicura box e assistenza per i cavalli. Nel 1926 e 1927 le gare si svolgono lì, poi passano nel 1928 all’interno del Campo Corse Parioli. Due edizioni del CSIO sono ospitate nell’ippodromo di Villa Glori e una terza nel Campo Corse Parioli. Quattro squadre sono in gara, Francia, Polonia, Spagna e Italia, e quegli anni vedono il trionfo della squadra italiana guidata da capitano di cavalleria Alessandro Bettoni Cazzago.
Nel 1929 i tedeschi preparano in questa specialità equestre una squadra con cui metter fine alla supremazia italiana e francese e decidono di partecipare al Concorso romano. L’Italia, anche alla luce del fatto che i destini dei due stati sembrano essere sempre più legati, deve offrire alla competizione una cornice degna di Roma e la scelta cade ancora su Piazza di Siena, un’area ben nota al governatore Francesco Boncompagni Ludovisi che da bambino ci giocava coi rampolli Borghese. Nel concorso ippico tornato a Villa Borghese la Germania dilaga e il quartetto teutonico in divisa sfilerà vittorioso per tre edizioni consecutive (dal 1931 al 1933) sotto il Palco Reale. L’Italia comunque si ridesta e guidata dal Bettoni Cazzago riconquista per tre volte la Coppa delle Nazioni che nel 1940 tornerà ancora ai tedeschi.
Dal 1941 al 1946, Il Concorso Ippico deve cedere il passo alla Seconda Guerra Mondiale. Bettoni Cazzago nel 1942 comanda la carica del Savoia Cavalleria a Isbuschenskij contro reparti corazzati russi.
Nel 1947 torna a Piazza di Siena e nella squadra azzurra che si riprende la Coppa, cavalca un tenentino dal profilo affilato, Piero D’Inzeo. Lui e il fratello minore Raimondo sigleranno diciotto volte (l’ultima nel 1977) l’appuntamento di Piazza di Siena.
Nel 1960, Piazza di Siena ospita le prove individuali degli atleti dell’ippica dei Giochi Olimpici di Roma ed è teatro di un’impresa indimenticabile per i fenomenali figli del maresciallo Costante D’Inzeo, Piero e Raimondo. Ai Giochi di Roma I due siglano a Piazza di Siena una doppietta olimpica rimasta storica, con il successo di Raimondo in sella al baio Posillipo di 5 anni, mentre Piero giunge secondo, ottenendo l’argento. Poi, insieme, conquistano, con il commilitone Antonio Oppes, il bronzo a squadre all’Olimpico.
In quello stesso anno, lo CSIO è spostato a Torino. Nonostante tale decisione, negli anni successivi il concorso ippico di piazza di Siena continua l’appuntamento annuale con il suo pubblico e nel 1998, la Federazione decide di svolgere nella cornice verde della piazza i World Equestrian Games. Nel 2000, piazza di Siena, ha la sua rivincita ospitando ben due CSIO (a maggio e a ottobre) con la finale del circuito Samsung Nations Cup e, nel 2003, il Concorso Ippico di Piazza di Siena è inserito nel circuito della FEI che unisce gli otto più prestigiosi concorsi internazionali ufficiali di salto ad ostacoli.
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