Il Museo Andrea e Blanceflor Boncompagni Ludovisi si trova in via Boncompagni 18, nel rione Sallustiano. E’ una casa-museo dedicata alle le arti decorative, al costume e alla moda italiane e allestito in un villino dell’inizio del XX secolo appartenuta alla famiglia Boncompagni Ludovisi Boncompagni Ludovisi. Attualmente il museo ospita, oltre ad arredi originali dello stesso villino, anche dipinti e sculture, alcuni delle quali provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, una collezione di ceramiche e ottocento tra abiti e accessori che testimoniano la storia della moda italiana.
Nel 1972, con disposizione testamentaria, la principessa Blanceflor de Bildt Boncompagni, dona allo Stato italiano, perché lo mantenga e lo usi “esclusivamente per scopi artistico-culturali di pubblica utilità”, la residenza della famiglia Boncompagni Ludovisi dopo la realizzazione del nuovo quartiere sul parco della seicentesca Villa Ludovisi.
L’edificio è un villino di inizio Novecento in stile eclettico, opera dell’architetto Giovanni Battista Giovenale, contraddistinto da tratti barocchi e “fioriture” liberty – successivamente rimodernato con coloriture neoclassiche nel 1932.
Al suo interno si respira il clima culturale dei primi anni del Novecento anche grazie ai numerosi lasciti che andarono a rimpolpare la collezione nel corso del tempo. Un filo conduttore unisce questi distinti ambiti culturali ed è la storia del gusto per la bellezza e la qualità di realizzazione dei prodotti. Mobili, arredi, abiti, accessori di moda tracciano il percorso della ricerca di decoro e di agio nella società italiana, in particolare del XX secolo. L’unione di geni creativi e di esecutori d’eccellenza nell’uno e nell’altro caso hanno determinato la crescita e il culto del made in Italy. Registrando l’evoluzione dei tempi, le collezioni del Museo testimoniano il riconoscimento del valore storico e artistico di oggetti e opere che in origine erano destinate a un uso privato.
Sale e spazi di rappresentanza che hanno ospitato eminenti personalità si succedono su due piani. Al primo livello troviamo la Galleria degli arazzi (nome che gli viene da preziosi arazzi fiamminghi del XVII sec.), la Sala della culla dei principi di Savoia, il Salone delle Vedute con scorci prospettici su quella che era l’area della Villa Ludovisi e la Sala di Papa Boncompagni, in origine sala da pranzo. Al secondo piano invece seguiamo un itinerario attraverso diverse sale tematiche alla scoperta dell’arte, della moda di inizio secolo e delle sue relazioni con la vita.
Destinato ad accogliere oggetti d’arte, ornamentazioni architettoniche, elementi della moda, del costume e del design caratterizzanti l’arco temporale che va dalla fine del XVIII a tutto il XX secolo, custodisce opere caratteristiche del liberty ma anche del futurismo, passando per l’universo Decò sino ad arrivare al modernismo romano. Le opere sono realizzati da artisti del calibro di Accardi, Afro, Sanfilippo, Turcato, Montanarini.
In modo particolare il Museo Boncompagni Ludovisi propone la storia della moda italiana che va dai primi anni del XX secolo, alle sfide alla moda francese degli anni venti, fino all’autonomia creativa della fine degli anni quaranta, per arrivare ai successi degli ultimi decenni. Nella collezione, abiti di Fausto Sarli, Fernanda Gattinoni, Valentino, Roberto Capucci, Raffaella Curiel, Lorenzo Riva, Renato Balestra, Mila Schön, Marella Ferrera, André Laug e Angelo Litrico. Nel 1996, a questo patrimonio si è aggiunto l’importante Fondo di abiti appartenuti a Palma Bucarelli (1910-1998), la direttrice della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma dal 1941 al 1975, una tra le donne più eleganti d’Italia. Ci sono ancora abiti della Sartoria Paradisi di Roma e i depositi di collezionisti importanti, come quello della giornalista di moda Maria Vittoria Caruso Alfonsi.
Il museo è stato aperto al pubblico nel 1995. È oggi gestito dal Polo Museale del Lazio. I soci del Touring Club Italiano Volontari per il Patrimonio Culturale accolgono i visitatori dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18:00.
Qui si possono ammirare abiti donati dalle grandi case di alta moda come Fausto Sarli, Fernanda Gattinoni, Valentino, Roberto Capucci, Raffaella Curiel, Lorenzo Riva, Renato Balestra, Mila Schön, Marella Ferrera, André Laug, Angelo Litrico.
Il museo si articola in diversi ambienti, tra cui citiamo:
- la Galleria degli Arazzi, le cui pareti sono ornate dagli arazzi fiamminghi del XVII secolo,
- la Sala della Culla dei principi Savoia, un tempo adibita a salotto e oggi così denominata per la magnifica culla in bronzo, argento e rame realizzata nel 1901 dallo scultore romano Giulio Monteverde,
- il Salone delle Vedute, dai magnifici scorci sulla perduta area di Villa Ludovisi e decorato con i ritratti della principessa Alice Blanceflor Boncompagni Ludovisi De Bildt e di sua madre, Alessandra Keller;
- la cosiddetta Sala Boncompagni, originariamente adibita a sala da pranzo, ospita il ritratto di Papa Gregorio XIII Boncompagniospita un’elegante scrivania del XVII secolo sulla quale è situato un mappamondo del celebre incisore di Strasburgo, Matthäus Greuter;
- la Sala con la Primavera, realizzata per il salone d’onore della Biennale di Venezia nel 1914,
- la Sala degli affetti, con gli animali in ceramica di Alfredo Biagini, Enea Antonelli, Roberto Rosati e Ferruccio Palazzi o in bronzo, come i caproni di Sirio Tofannari, e di ritratti di bambini e di adolescenti,
- la Sala degli Anni Trenta, con la stanza da bagno fatta decorare in marmo giallo e verde dal principe per la sua adorata consorte,
- il Piccolo Atelier della moda con cappelli datati tra la fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento e calzature artigianali, esempio dell’eccellenza artigianale italiana.
- Infine la sala denominata La Palma dell’Eleganza, dedicata all’affascinante Palma Bucarelli, Sovraintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975, che nel 1996 donò il suo prestigioso guardaroba al Museo.
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