Villa Medici di Onofrio Martinelli, del 1940, è un olio su tela (cm 74 x 99), oggi in una collezione privata a Roma.
Il percorso artistico e biografico di Onofrio Martinelli è certo uno dei più interessanti di tutta la pittura italiana del Novecento. Inizia con un periodo giovanile tra il 1921 e il 1925, a Roma, accanto agli artisti del Caffè Aragno, e ad Anticoli con Arturo Martini. Un periodo francese, che lo vede insieme a de Pisis, de Chirico, Severini, Savinio, Campigli, Tozzi, Prampolini, nel gruppo degli Italiens de Paris. Dal 1931 al 1941 nuovamente un periodo «romano», vicino ai pittori tonali. Proprio in questo decennio 1931-41 nascono le sue opere migliori.
Questa veduta di Villa Medici, dal lato verso porta Pinciana, appartiene a un momento di passaggio in cui, probabilmente riaffiorano anche ricordi francesi, dai fauves a Bonnard, e ne risulta una veduta fresca, semplice e piena di felicità.
«Nel 1940», scrive Cesare Vivaldi, «Martinelli comincia ad allentare il rigore formale di estrazione ancora post-metafisica, si fa sensibile al tonalismo mafaiesco, cambia tavolozza e trapassa ai modi sciolti e insieme densi e sugo si che caratterizzano la sua pittura più tarda.»
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Bibliografia: Valerio Rivosecchi e Antonello Trombadori “Roma appena ieri nei dipinti degli artisti italiani del Novecento”