Nel Cimitero Acattolico di Porta Ostiense è sepolta Esther Boise Van Deman, la prima donna archeologa a lavorare accanto a pionieri della disciplina come Giacomo Boni, Christian Hülsen e Thomas Ashby.
Originaria dell’Ohio (Stati Uniti), Esther Boise Van Deman fece il suo arrivo nella Città eterna nel 1901, negli anni in cui la città stava trasformando la sua identità in quella della nuova capitale dello stato unitario.
Van Deman diede il suo energico contributo all’affermazione di un approccio più scientifico e sistematico dell’archeologia, fino a quel momento ispirata a metodi prevalentemente antiquari. E’ nota per aver messo a punto un metodo per datare i reperti romani. Fotografa autodidatta, scattò numerose foto su pellicola di grande formato per documentare il suo lavoro di archeologa.
Alla sua morte, avvenuta nel 1937, lasciò all’American Academy una massiccia collezione di appunti, monete e manufatti archeologici, insieme a una straordinaria raccolta di fotografie. Tutti questi elementi concorrono a creare la figura di una donna unica e appassionata, in grado di rivoluzionare il campo dell’archeologia e di raggiungere grandi risultati come fotografa.
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