acquedotto dell’Acqua Paola
L’acquedotto dell’Acqua Paola è edificato nel 1608-1612 ripristinando antiche condotte costruite dall’Imperatore Traiano.
La sua realizzazione era finalizzata all’approvvigionamento idrico delle zone adiacenti al Gianicolo, oltre a Trastevere.
Il percorso si sviluppava, date anche le notevoli capacità tecniche dell’epoca, in buona parte su arcuazioni, mentre i tratti sotterranei erano limitati a cunicoli (di 0,80 m di larghezza per 1,80 di altezza) per oltrepassare le alture. Un prolungamento del condotto scendeva a valle e attraversava il Tevere, dove, incorporato nell’”Ospizio dei Cento Preti”, alimentava l’omonimo fontanone dell’Acqua Paola.
L’acquedotto dell’Acqua Paola giungeva a Trastevere, dopo un percorso di circa 20 km. Si è calcolato che la portata giornaliera di acqua fosse pari a 21.632 m³, circa 250 litri al secondo.
Così scarsi erano il valore e la qualità che il popolo riconosceva all’acqua Paola, da essere diventata proverbiale: “come l’Acqua Paola”, cioè di scarso effetto.
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