Giardino Boschereccio. Itinerario naturalistico

Questa pagina descrive un itinerario naturalistico all’interno del Primo Recinto di Villa Borghese, detto Giardino Boschereccio.

Villa Borghese è un parco di grande interesse naturalistico diviso in zone che presentano un assetto formale (Giardini segreti, Parco dei Daini) ed altre di grande importanza paesaggistica e ambientale con prati, viali, boschetti, pinete e vallate. Quest’alternanza risale all’origine della Villa che nel Seicento era divisa in tre recinti delimitati da muri.

Questo itinerario botanico-naturalistico interessa l’area antistante il Casino Nobile, ora Galleria Borghese, che corrisponde al seicentesco primo recinto. Anticamente al primo recinto si accedeva dall’ingresso principale su via Pinciana e il Giardino Boschereccio era la parte più rappresentativa del parco per la presenza di statue, di fontane, di sedili di pietra che lo ornavano con un ordine preciso. Era stato concepito come un vero e proprio bosco suddiviso in riquadri: a sinistra di Porta Pinciana erano piantati a pineta undici riquadri con più di quattrocento pini in parte ancora esistenti; a destra dodici riquadri piantati a lecci, con più di mille abeti e due boschetti di lauro davanti al Casino Nobile. Inoltre il paesaggio arboreo era reso vario da alberi di olmi, cipressi e platani lungo i viali più ampi, di lecci in quelli più stretti.

Le piante esotiche erano rare: tre palme, un sicomoro e un legno santo, mentre melograni e melangoli (aranci amari) ricoprivano i muri di cinta. Caratteristica del Giardino Boschereccio era la presenza dí alberi sempreverdi.

Attualmente, anche se l’assetto originario non ha subito profonde modificazioni, non è più leggibile la stessa suddivisione in riquadri, l’ingresso è stato arretrato, la vegetazione arborea e arbustiva è stata modificata con l’introduzione di specie di alberi a foglie sempreverdi e caduche.

Nel Giardino Boschereccio le piante sempreverdi più diffuse sono:

  • il leccio (Quercus ilex) appartenente alla famiglia delle fagaceae,è una quercia alta da pochi metri a 20-25 m., originaria delle regioni mediterranee, con chioma tondeggiante. La corteccia è liscia da giovane, nei vecchi alberi screpolata in piccole placche quadrangolari. Le foglie sono lanceolate, lucide, più chiare e tomentose sulla pagina inferiore. Il frutto è una ghianda racchiusa per un terzo in una cupola.
  • cedro dell’atlante (Cedrus atlantica),
  • abete rosso (Picea abies),
  • pino da pinoli (Pinus pinea), una specie nativa delle regioni mediterranee settentrionali e orientali ed è conosciuta sin dall’antichità. È un albero maestoso con chioma globulare da giovane ed espansa a ombrello in maturità. La corteccia è grigio-bruna, divisa in placche separate da fessure che si distaccano periodicamente. Le foglie sono resistenti, aghiformi, accoppiate e di colore verde. Gli strobili (pigne) sono solitari costituiti da squame legnose, tra le quali si formano i semi ricoperti da guscio legnoso; la maturazione avviene in tre anni.
  • pino strobo (Pinus Strobus),
  • cipresso comune, (Cupressus sempervirens) della famiglia delle cupressaceae,
  • alloro (Laurus nobilis) della famiglia delle laureaceae
  • bosso comune (Buxus sempervirens) della famiglia delle buxaceae.

Tra le piante caducífoglie riconosciamo:

  • il cerro (Quercus cerris), una quercia a foglie caduche, originaria dell’Europa meridionale e centra-le, alta 30-35 metri con chioma ovoidale che tende ad espandersi a piramide con l’età. La corteccia è profondamente fessurata e nerastra. Le foglie ovate sono nettamente lobate. Le squame della cupola del frutto sono arricciate. È una specie a crescita rapida ed è particolarmente rustica.
  • il bagolaro (Celtis australis),
  • lo spino di Giuda (Gleditsia triacanthos), un albero che supera i 30 m. di altezza con chio-ma ampia, munito di robuste spine sul tronco e sui rami. È originario degli Stati Uniti centro-orientali. Le foglie sono alterne, pennate con 10-12 paia di foglioline. I frutti sono legumi indeiscenti fino a 45 cm.
  • la quercia rossa (Quercus rubra),
  • l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum), leguminosa dell’area mediterranea è un piccolo albero spoliante dalla corteccia nerastra, ornamentale con i fiori di colo-re rosa che appaiono prima delle foglie.
  • il mirabolano porporino (Prunus cerasifera),
    Prunus cerasifera “Pissardi” (famiglia rosaceae), è un albero deciduo con chioma globosa simile al Prunus cerasifera nigra ma con fiori rosa pallido che spuntano tra foglie rosso scure.
  • la falsa acacia (Robinia pseudoacacia),
  • l’acero americano (Acer negundo),
  • l’olmo campestre (Ulmus campestris).

Fonte: un saggio di Lucia Amodio

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