La Madonnella di viale del Policlinico, detta anche “Madonna del tranviere”, è sulle Mura Aureliane corrispondenti al Castro Pretorio, tra piazza Croce Rossa e il Policlinico Umberto I.
La Madonnella nasce dopo una strage avvenuta in uno dei tanti bombardamenti che colpirono il non distante Scalo San Lorenzo nel 1944. Da allora in poi la parete delle mura è stata ricoperte di migliaia di ex-voto, probabilmente legati prima ai bombardamenti e poi ai pazienti del vicino Policlinico.
Come riporta un documento del Ministero dell’Interno della RSI (Repubblica Sociale Italiana) del 19 marzo 1944: “Un convoglio tranviario della linea n. 8 è stato colpito in pieno; molti morti e vari feriti. Il fabbricato n. 269 all’angolo di viale Regina Margherita con via Giovanni Battista Morgagni è stato danneggiato. Dalle macerie è stato estratto un ferito. Una bomba inesplosa è rimasta nello stabile. Danneggiati gli stabili ai civici 288 e 292.”
La Madonnella è stata messa lì, pochi mesi dopo la sciagura, da un sopravvissuto, in ricordo di questa strage. Allora tutti la chiamavano la “Madonna del tranviere” perché sembra che fosse stato proprio il conduttore del tram, uscito miracolosamente illeso dallo scoppio, che abbia realizzato l’edicola e messo il primo ex-voto.
L’immagine è quella della Madonna del Divino Amore ed era “protetta da due filari di platani che l’ombreggiavano. In una ventina di anni, la superficie delle mura adiacenti all’immagine sacra, per una decina di metri sia a destra che a sinistra, è stata completamente ricoperta da ex-voto dei fedeli.
Negli anni Sessanta, tutti gli ex voto che ricoprivano le mura intorno all’edicola sono stati staccati e trasferiti al santuario della Madonna del Divino Amore sulla Ardeatina. Poco dopo, sono stati realizzati i sottopassi di corso d’Italia e completamente soppresso il marciapiede destro del viale con i grandi platani che lo ombreggiavano.
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