Ritrovamenti alla Città del Sole


Nel 2012, durante la costruzione dei grattacieli di undici piani del complesso edilizio la Città del Sole, lungo la via Tiburtina tra la stazione Tiburtina e via della Lega Lombarda, è venuto fuori dal silenzio dei secoli un sito archeologico notevole, non i due coccetti che a Roma trovi ovunque scavi.

La prima sorpresa è stato un deposito dei fossili animali: una  zanna di quasi tre metri, accanto al femore di un Elephas, l’elefante antico, praticamente un mammuth, databile 650 mila anni fa. Una vera e propria rarità rispetto ai già noti giacimenti del Pleistocene del territorio romano dove gli esemplari più antichi ritrovati risalgono a circa 300 mila anni fa. Poco distante sono state ritrovate anche corna di cervo, ossa di daino, ippopotamo e bue.

La seconda è stata il ritrovamento di un Mitreo del III sec. d.C. particolarmente bello e ben conservato con tarsie in marmo, un colombario del III sec. decorato con un prezioso mosaico, un sarcofago straordinario con bassorilievi ispirati a motivi cristologici, olle cinerarie con pitture policrome, una vasca dalle dimensioni monumentali probabilmente destinata alle iniziazione al culto mitraico, strutture e ritrovamenti minori che testimoniano un insediamento dal V secolo a.C. all’età repubblicana e imperiale fino al Medioevo e Rinascimento.

Nonostante la protesta di residenti e associazioni, che vedevano nel mantenimento in loco del sito, un’occasione unica per il quartiere e per il turismo in genere di avere un’area ricca e significativa, i reperti sono stati asportati, sistemati fuori contesto non si sa dove, sono stati ricostruiti palazzi della Città del Sole, ricoprendo tutta l’area.

Pagine a livello inferiore:

Pagina al livello superiore:

Città del Sole

Pagine allo stesso livello:

Pagine correlate:

  • ...

In rete:

 

CONDIVIDI QUESTA PAGINA:

I commenti sono chiusi.