Questa pagina parla della battaglia avvenuta a giugno del 1849, tra Ponte Milvio e Porta del Popolo, tra i Francesi e il Battaglione Universitario in difesa della Repubblica Romana.
Nel giugno del 1849, la resistenza dei difensori della Repubblica Romana, guidata da Giacinto Bruzzesi, non riesce a evitare il passaggio del fiume a Ponte Milvio da parte dei Francesi. Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito repubblicano, Carlo Pisacane, ordina al capitano Filippo Zamboni di mandare il Battaglione Universitario a nord delle Mura Aureliane, nell’area di Monti Parioli con l’obiettivo di rallentare l’avanzata francese lungo via Flaminia e impedire ai francesi di tagliare i ponti sull’Aniene che sarebbero stati necessari per la ritirata.
Il Battaglione si attesta a Villa Poniatowski. Un gruppo di esplorazione, inviato da Zamboni a controllare i movimenti nemici vicino Vigna Polverosi, ingaggiò sulla via Flaminia nei pressi dell’antica chiesa di Sant’Andrea, uno scontro con superiori forze nemiche, composte dai volteggiatori del 13º Reggimento di linea francese comandati dal capitano Leclerc. Lo scontro fu sanguinoso, e il Battaglione subì gravi perdite, tra cui quelle dei giovanissimi fratelli Archibugi, del mantovano sedicenne Ciro Finzi e di altri cinque studenti, mentre il capitano Gaetano Golinelli, comandante della 2ª compagnia, fu fatto prigioniero. Durante lo scontro a fuoco, uno studente appoggiò i cadaveri dei compagni caduti ad una colonna romana su cui scrisse, col sangue, ULCISCENDIS: «A coloro che devono essere vendicati».
La battaglia avvenne con il contributo determinante della legione polacca al comando del generale Alessandro Isenschmid Milbitz (1800 – 83), responsabile del tratto di mura a cavallo della Ponte Milvio. Mai rinforzi francesi riuscirono a prendere e passare Ponte Milvio, e iniziarono a salire in forza verso le posizioni tenute dagli studenti, la cui situazione, malgrado il rinforzo della 5ª compagnia di studenti perugini, si faceva sempre più difficile. Solo l’ordine di ritirata di Carlo Pisacane salvò il Battaglione, che ripiegò su Villa Borghese.
Gli ultimi tre caduti si ebbero in occasione degli scontri del 29 e 30 giugno; la Repubblica Roma si sciolse a luglio, il Battaglione Universitario, la difesa della Repubblica Romana era costata 27 vite. Il monumento eretto nei Giardino delle Belle Arti ricorda questo eroico episodio.
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