Villino Crespi

Il Villino Crespi, o Villa Crespi, è un elegante edificio liberty, circondato da un piccolo parco, in via Giuseppe Antonio Guattani 17.

L’edificio che vediamo è stato realizzato da Davide Pacanowski nel 1950.

L’ingresso dell’edificio, arretrato rispetto al fronte stradale di via Guattani, è all’interno di un piccolo giardino preceduto da un imponente cancello in ferro battuto, è caratterizzato dal porticato ad arco, con una terrazza sovrastante che ripara anche la rampa d’accesso usata un tempo dalle carrozze. Rispetto agli altri villini coevi del quartiere è particolare la rientranza centrale sulla facciata, appena sopra il porticato balconata d’ingresso.

Originariamente il sito della villa faceva parte di Villa Mirafiori, la residenza della contessa Rosina Vercellana, contessa di Mirafiori, prima amante ufficiale poi moglie morganatica, del re Vittorio Emanuele II che vi risedette durante la breve permanenza al Quirinale.  Alla morte del Re nel 1878, il complesso è ceduto e lottizzato: dell’antica Villa Mirafiori rimangono solamente il palazzo principale, dove oggi ha sede la Facoltà di Filosofia de La Sapienza”, e una piccola porzione di parco.  Il resto del terreno della grande villa è lottizzato.

L’attuale Villa Crespi è costruita nel 1907-8 dal comm. Domenico Crespi, in uno dei lotti in cui il grande parco della grande Villa Mirafiori fu suddiviso.  L’edificio principale della villa, in stile barocchetto, è a tre piani scanditi da imponenti fasce marcapiano con le finestre ornate da balaustre e sormontate da cornici in stucco di stile settecentesco con volute e festoni.

Nel 1937 i Crespi vendono e la villa diventa sede del  “Conservatorio di Sant’Eufemia”, un’opera assistenziale religiosa nata nel Cinquecento per aiutare gli orfanelli e che svolgeva anche la funzione di Conservatorio.  Le Suore del Preziosissimo Sangue, fondatrici del conservatorio, sono tuttora presenti nell’attuale sede dell’istituzione e gestiscono qui una casa di riposo per anziani. Il grande edificio ospita oggi anche la fondazione Arts Academy (Accademia Internazionale di Musica in Roma www.artsacademy.it), una istituzione per la didattica musicale e la produzione concertistica.  All’interno si possono ammirare numerose e splendide opere d’arte, legate alle vicende del conservatorio di Sant’Eufemia.  Nella Cappella del Conservatorio sono conservate:

  • un’Annunciazione (1580 circa) attribuita a Cesare Nebbia e proveniente dalla Chiesa di S. Urbano;
  • una tela con S. Eufemia (1631-1633) di Andrea Camassei, già nella chiesa di S. Eufemia (distrutta nel 1812);
  • una testa reliquiario in argento dorato di Santa Martina, commissionata da Pietro da Cortona, che la lasciò al Conservatorio la sua intera eredità.

Nello scalone che conduce al primo piano dell’edificio si trova la tela con i Santi Carlo, Francesco e Nicola (primo quarto del XVII sec.) di Ottavio Leoni o Lioni detto “il Padovano”, già nella demolita chiesa di S. Urbano.

Dal 1950, Villa Crespi è un edificio molto sfruttato dal cinema e gli esterni della villa si vedono in molti film.  Tra di essi citiamo:  Rocambole (1962), Il Giardino Dei Finzi-Contini (1970), 4 Mosche di velluto grigio (1971),  Il Prefetto di ferro (1977), Al di là del bene e del male (1977), Mia moglie è una strega (1980), Pierino Colpisce Ancora (1982), Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983), C’era una volta in America (1984), I Ragazzi di via Panisperna (1989).

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