Parco della Musica e delle Arti

Il Parco della Musica e delle Arti è un progetto per la valorizzazione delle aree dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettrici di Precisione di via Guido Reni ormai dismesso con la realizzazione di un unico polo culturale di livello internazionale, tra Villa Glori e Monte Mario, che comprenda come l’Auditorium e il MAXXI. Il progetto è parzialmente superato dal progetto dalla Città della Scienza in corso di definizione.

Successivamente alla realizzazione del MAXXI nell’area delle Caserme di via Guido Reni, un’altra parte di zona del demano militare è, mediante in concorso di idee, l’Amministrazione capitolina intendeva valorizzare l’area prevedendo come la realizzazione del nuovo Teatro dell’Opera, a completamento dell’offerta culturale di un ambito che già vanta la presenza di due complessi di architettura contemporanea, il sopra citato MAXXI di Zaha Hadid e l’Auditorium di Renzo Piano, il cui valore è universalmente riconosciuto non solo per la qualità architettonica degli spazi, ma anche per le attività artistiche, di spettacolo e culturali da questi prodotte.

Il valore aggiunto che si intendeva conseguire è l’integrazione tra queste strutture attraverso un piano di assetto che configuri in maniera omogenea l’intero ambito, così da renderlo pienamente fruibile come un unico grande attrattore culturale. A livello di accessibilità l’area gode di una posizione baricentrica, destinata ad essere ulteriormente rafforzata dalla prevista fermata della linea metro C (in corrispondenza della intersezione con la dorsale di via Flaminia – Viale Tiziano), dal Ponte della Musica e dall’allora previsto servizio navetta tra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna – Parco della Musica-MAXXI – Foro Italico – Città del Vaticano, anticipazione del futuro corridoio della mobilità che dovrebbe collegare piazza Ungheria a piazza Risorgimento.

L’ipotesi di assetto dell’ambito, per la quale ha offerto il proprio contributo Renzo Piano, è incentrata sul rafforzamento della spina centrale di via Guido Reni, la cosiddetta Passeggiata delle Arti; sulla riqualificazione delle due piazze da essa intercettate (piazza Apollodoro, piazza Gentile da Fabriano)e della sua attestazione oltre l’ansa del fiume (piazza Roberto Morra da Lavriano), nonché sulla realizzazione della continuità pedonale e paesaggistica da Villa Glori fino al Foro Italico. Si prevede, infatti, la costruzione di un ponte pedonale alle pendici della Villa Glori di collegamento con l’Auditorium, il cui portico verrebbe prolungato oltre il viadotto di corso Francia fino a piazza Apollodoro, quale quinta architettonica del primo tratto della spina. Il portico costituirebbe il fronte architettonico di “interventi edilizi minimi” da destinare ad uffici della Fondazione del Cinema e a servizi pubblici, tra cui un asilo nido di cui è attualmente sprovvisto il quartiere. Un giardino pensile, attrezzato come parco sensoriale per bambini non vedenti, costituirebbe la copertura “verde” dei manufatti, digradante fino alla base dello Stadio Flaminio, così da creare una continuità paesaggistica tra il verde di Villa Glori, del Villaggio Olimpico e del Foro Italico. La modellazione del terreno così costruita consentirebbe inoltre la localizzazione di parcheggi interrati a servizio delle grandi attrezzature presenti nell’area, che si andrebbero a sommare a quelli già previsti in via Guido Reni (da realizzarsi tramite project financing) e a piazza Gentile da Fabriano.

Contribuisce ad integrare l’offerta culturale del quartiere Flaminio la realizzazione a Piazza Mancini delle Officine artigianali artistiche e del Museo dello Sport al Foro Italico. Le prime, inserite all’interno della riqualificazione di piazza Mancini, sono concepite come un centro produttivo, didattico ed espositivo di eccellenze manifatturiere, finalizzato al rinnovamento e mantenimento dei mestieri dell’artigianato artistico romano nel tessuto cittadino. Il secondo – realizzato nell’ex aula bunker in via di dismissione (Casa delle Armi) – rappresenta la porta di ingresso di un più ampio progetto di riqualificazione del Foro Italico, destinato a divenire un unico grande museo a cielo aperto.

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