Villa Glori

Villa Glori è un parco situato nel quartiere Parioli, in una posizione particolarmente gradevole: su un promontorio di una quarantina di metri di altezza (la cima è m 56 sul livello del mare), ricco di verde, che domina la valle del Tevere.   L’ingresso carrabile del parco è in piazzale del Parco della Rimembranza mentre l’ingresso pedonale, in corrispondenza con viale dei Settanta, è in viale Maresciallo Pilsudski.

E’ l’unica delle ville storiche comunali di Roma che non abbia avuto origini da una villa nobiliare.  La sua origine è invece nel Parco della Rimembranza un parco realizzato nel 19.. e dedicato ai caduti italiani in tutte le guerre.  Ma il fatto che il parco sia dedicato a caduti non genera nessuna tristezza. Nei vialetti tra querce, pini, ippocastani, olmi, platani, robinie, olivi, frotte di bambini corrono in bicicletta, giovani mamme sostano con i più piccoli in carrozzina e signori e signore in mutande (tute ginniche) corrono senza sosta.

I fulcri del parco di Villa Glori sono diversi: il piazzale dell’Altare e la piazza del Mandorlo.

Il piazzale dell’Altare è in una posizione panoramica sull’Auditorium, sul Villaggio Olimpico, sulla valle del Tevere e, in lontananza, Monte Mario, ed è caratterizzato da un monumentale altare che commemora i caduti italiani della grande guerra ed è ricoperto con preziosi marmi provenienti dall’Antiquarium.   Secondo le intenzioni del progettista, l’altare con la sua alta croce luminosa avrebbe dovuto “dominare” la piana sottostante (dove oggi sorge l’Auditorium e la parte orientale del Villaggio Olimpico) e la valle del Tevere e “dialogare, in lontananza, con Monte Mario, che si erge a quasi due chilometri di distanza al di là del fiume.  Oggi però il luogo e il monumento hanno perso la sacralità che i suoi creatori avevano voluto dargli: non c’è nessun panorama (completamente obliterato dalle chiome degli alberi intorno) e l’altare muto e solitario al centro della piazza, non trasmette nessuna emozione.

Nella piazza del Mandorlo è conservata l’antica colonna di marmo di Pietrasanta messa lì nel 1885 a commemorazione dei garibaldini caduti nel 1867 (Monumento ai Settanta) . Qui infatti, nel 1867, avvenne lo scontro a fuoco con i carabinieri pontifici che pose termine all‘impresa dei Fratelli Cairoli e dei settanta patrioti garibaldini e il relitto del tronco del mandorlo (di cui è ormai è visibile solo il vecchio basamento in muratura) sotto cui fu adagiato Enrico Cairoli colpito da un proiettile dei papalini (Mandorlo di Enrico Cairoli).  L’eroe risorgimentale fu poi portato in un casale lì vicino dove morì.  Si tratta del cosiddetto Casale Cairoli, in realtà un casale dell’allora proprietario dell’area Vincenzo Glori, oggi ancora visibile nell’area recintata della Caritas.  La storia dell’impresa è stata fedelmente raccontata in venticinque sonetti: Villa Gloria, di Cesare Pascarella.

A conferma che la villa è dedicata a tutti i soldati italiani caduti nelle guerre, nel 2008, nel piazzale del Mandorlo, è stata collocata nel terreno una piccola lapide, dedicata ai carabinieri morti a Nassiryia (in IRAQ) nel 2003: IN MEMORIA / DEI / 19 VALOROSI ITALIANI / CADUTI A NASSIRYA / IL 12 NOVEMBRE 2003 e su un blocco di travertino all’estremità del piazzale si legge con lettere plumbee una scritta: AI MILITARI ITALIANI / CADUTI / IN TEMPO DI PACE / IL COMUNE DI ROMA. ROMA 16-7-1987.

Gli assi viari interni al parco sono:

  • la strada carrabile che dal grande cancello carrabile di piazzale del Parco della Rimembranza sale dolcemente sinuoso, lasciando alla sua sinistra il piazzale dell’Altare
  • viale dei Settanta che dal grande portale pedonale (proveniente dalla demolizione a inizio Novecento di qualche villa nobiliare dei paraggi) che si apre in viale Maresciallo Pilsudski .. , sale ripido e rettilineo verso la sommità del colle dove sorgono le case famiglia di Villa Glori della Caritas
  • una strada carrabile con accesso da via Venezuela, riservata al complesso delle Case famiglia Caritas che sorgono in alto, sul versante verso il Tevere
  • una serie di strade minori intitolate ai compagni dei fratelli Cairoli nella sfortunata avventura del 1868: viale Alfredo Candida, viale Giovanni Mancini, viale Cesare Elisei, viale Pio Vittorio Ferrari, viale Angelo Perozzi, ecc..

I confini esterni del parco sono viale Maresciallo Pilsudski, via Giulio Gaudini che scende al Villaggio Olimpico, via Argentina, via Venezuela, lungotevere dell’Acqua Acetosa, via Antonio Sant’Elia e il piazzale del Parco della Rimembranza, dove termina viale dei Parioli.

In cima all’altura in fondo a viale dei Settanta, ci sono degli edifici di proprietà comunale, tra cui il Casale Cairoli a il Dispensario o Colonia Marchiafava, che dal 1988 ospitano alcune lodevoli iniziative della Caritas, come la Casa Famiglia di Villa Glori, nate dall’idea di ridare ad un parco la sua funzione di luogo della memoria collettiva e aggregazione e solidarietà sociale. Ancora per questo fine, nel 1997 sono state collocate nel parco diverse opere di artisti contemporanei ed è nato Il Parco di scultura di Villa Glori.

Lungo il viale carrabile che sale, poche decine di metri da piazzale del Parco della Rimembranza, a destra è collocata una fontana con sarcofago, chiusa da anni (con una brutta recinzione) per il rischio di crollo della paretina sovrastante.

Le attrezzature del parco (un chiosco bar, un recinto per i pony e i giochi per i bambini) sono nel pianoro basso intorno adiacente a viale Maresciallo Pilsudski e accessibili dal grande portale proveniente da qualche villa nobiliare distrutta.

Prima che l’ing. Vincenzo Glori acquistasse questi terreni l’altura era conosciuta come Rupe Boncompagni, in quanto il versante originario del colle verso il Tevere (dove ora corre lungotevere dell’Acqua Acetosa) era realmente ripido e pericoloso.  Anticamente il colle era chiamato Monte Caciarello e ancora prima Saxum Mollaricum.

Pagine al livello inferiore:

Il tram di Villa Glori di Francesco Trombadori

"Il tram di Villa Glori" di Francesco Trombadori, del 1925, è un olio su tela (cm 50x40), oggi in una collezione privata, Roma.  E' un'immagine del tram .. che corre su via Francesco Denza, Nello sfondo il Parco della Rimenbranza che i romani continuavano hanno sempre chiamato con il vecchio nome di Villa Glori. MAPPA...

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Ipogeo di Villa Glori

Nel 1794 il naturalista danese, prof. Abilgaard, rinviene in modo casuale una tomba ipogea scavata nel tufo delle propaggini settentrionali dei Monti Parioli, non lontano dalla necropoli sorta ai margini della via Flaminia.  Oggi la tomba è chiamata Ipogeo di Villa Glori e non è visitabile. Continue reading →

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Case Famiglia di Villa Glori

Diverse Case Famiglia sono ospitate i cima al colle di Villa Glori in edifici di proprietà comunale, concessi in uso alla Caritas.  Continue reading →

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Casale Glori

Casale Glori o casale Cairoli è il nome con cui è comunemente chiamato l'antico casale padronale di Villa Glori che oggi si trova in cima all'altura sul versante verso il Tevere, nell'area concessa dal Comune di Roma alla Caritas romana per ospitare diverse Case Famiglia. L'ingresso di questa area (e quindi al Casale) è in fondo...

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Cavalli a Villa Glori

Il rapporto tra Villa Glori e i cavalli data più di un secolo. Continue reading →

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piazza del Mandorlo

piazza del Mandorlo ... Villa Glori ... MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori) Continue reading →

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Vincenzo Glori

Vincenzo Glori è un imprenditore specializzato in ingegneria idraulica che realizza diverse commesse per papa Pio IX.  Continue reading →

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Protetto: Cigno in volo a Villa Glori

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Parco di Scultura di Villa Glori

Il Parco di Scultura di Villa Glori è costituito da una serie di opere contemporanee poste nel verde, nell'ambito del progetto Varcare la soglia. MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori) Continue reading →

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Parco della Rimembranza

Il Parco della Rimembranza fu realizzato dopo la prima guerra mondiale per creare una zona verde nei nuovi quartieri Parioli e Pinciano per onorare i caduti della guerra appena conclusa. Il luogo infatto era già sacro alla Patria per essere stato teatro dell'impresa dei Fratelli Cairoli nel 1867. Con il parco fu realizzato il monumento...

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Storia di Villa Glori

Tra il medio-evo ed il rinascimento il colle dove oggi sorge il parco di Villa Glori era chiamato Monte Cacciarello e ancora prima, ai tempi dei romani, Saxum Mollaricum, visto che, quando il fiume era in piena, era circondato per tre lati dall'acqua del Tevere.    Continue reading →

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Protetto: Sassi di San Giuliano

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Campeggio di Roma

Negli anni Cinquanta, per favorire il turismo a Roma, a Villa Glori sorge il Campeggio di Roma. Nel 1958, in vista dei Giochi Olimpici, il demanio trasferisce al comune di Roma la proprietà di Monte Antenne per trasferirci il campeggio. Ma Forte Antenne è occupato da residenze private e il campeggio è attuato solo nel pianoro...

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Monumento a Enrico Cairoli

Al centro del Parco di Villa Glori, sul piazzale del Mandorlo, c'è il monumento al sacrificio di Enrico Cairoli. Continue reading →

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Due passi a Villa Glori, di Marco Lodoli

Questa pagina contiene un articolo di Marco Lodoli pubblicato da La Repubblica nella rubrica "Isole" su Villa Glori. Continue reading →

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Impresa dei Fratelli Cairoli

L’episodio più noto della Campagna garibaldina dell'Agro Romano è la sfortunata impresa dei Fratelli Cairoli nel 1867 che, come noto, si concluse proprio a Villa Glori. Continue reading →

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