Villino Ruffo

Il villino Ruffo è in via Sassoferrato 11 e deve il suo nome al celebre baritono Titta Ruffo Cafiero (Pisa 1877- Firenze 1953) che qui ha abitato per molti anni.

Il villino Ruffo fu edificato intorno al 1919 in una delle zone di maggior pregio della capitale, alle estreme pendici occidentali di Monte Parioli, come residenza unifamiliare per il celebre baritono Titta Ruffo, su progetto dell’ingegner Giovanni Sleiter, a opera dell’impresa edile di Zeffiro Rossellini, prozio del celebre regista Roberto Rossellini.  Nel 2004 è stato ristrutturato dall’arch. Giorgio Marai Tamburrini.

L’edificio, di notevoli dimensioni, è costituito da più corpi eterogenei assemblati in maniera contigua ma asimmetrica intorno ad un tronco centrale di cinque piani fuori terra. Due torrette a sezione quadrata si innalzano sul complesso e il panorama da lassù di 360° è eccezionale.

Il villino è realizzato in materiale composito (tufo, pietra grigia, mattone a vista) e si ispira ad un tardo liberty combinato con elementi dell’architettura vernacolare mediterranea, quali terrazze, logge ed altane.

Il parco, assai vasto, presenta oggi varie specie superstiti dell’impianto originario, tra cui pini domestici e palme ad alto fusto.

Il complesso è anche noto come villa Zanardo, in seguito a un passaggio di proprietà effettuato in data imprecisata.

Titta Ruffo nasce da un fabbro, e dopo aver abbandonato il conservatorio e continuato i suoi studi da solo, ottiene un grande successo agli inizi del Novecento, esibendosi in tutti i principali teatri d’Europa e del mondo.

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