Palazzo Margherita

Il Palazzo Margherita è un edificio situato nel rione Ludovisi, su via Veneto che prende il nome della Regina Margherita che ne fece sua residenza ufficiale dopo l’assassinio del re consorte Umberto I di Savoia avvenuto nel 1900.

Il palazzo è costruito tra il 1886 e il 1890 su progetto di Gaetano Koch per Rodolfo, Principe di Piombino, uno dei tanti titoli nobiliari dei principi Boncompagni Ludovisi.  Nel fervore di costruire nuovi edifici infatti, il Principe aveva talmente sommerso di richieste di costruzione le autorità della nuova capitale che si era visto espropriare il Palazzo Piombino in via del Corso (il grande edificio dove è la Galleria Alberto Sordi, già nota come Galleria Colonna) e quindi volle sostituirlo con questo nuovo edificio chiamato Villa Piombino.

Il palazzo Margherita è circondato da un parco e incorpora, sul retro e invisibile dall’esterno, Palazzo Grande, dal 1622 primo nucleo di villa Ludovisi.  Gli alberi del giardino di Villa Margherita rappresentano l’ultimo residuo del parco originale della grande villa (insieme al giardino del Casino dell’Aurora Ludovisi).

Ma l’exploit immobiliare del Principe di Piombino gli aveva procurato più problemi che guadagni e l’immobile fu presto venduto ai Savoia, che l’acquistarono nel 1900 per farne la residenza della regina Margherita, divenuta regina madre dopo l’assassinio di Umberto I e il passaggio del trono al figlio Vittorio Emanuele III.  Qui, nel 1926, la regina tanto amata dai suoi sudditi, morì.

Dal 1931 il palazzo divenne sede dell’Ambasciata statunitense in Italia e, nel 1946, fu acquistato dal Governo degli Stati Uniti d’America.

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Via Vittorio Veneto

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