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Forte Antenne è un forte militare costruito a fine Ottocento su Monte Antenne, oggi di proprietà comunale, gestito dal Municipio II e visitabile in particolari giornate.

E’ realizzato tra il 1882 e il 1891 ed è l’ultimo dei quindici forti costruiti, a partire dal 1877, nell’ambito del Campo trincerato, un sistema di difese progettato all’indomani dell’unita d’Italia per difendere la nuova capitale da un temuto attacco francese a sostegno dello Stato Pontificio.

Questi forti presentano caratteristiche comuni e sono collocati intorno alla città in modo da controllare le strade  di accesso, a partire dalle cosiddette strade consolari.  Furono realizzati con modalità costruttive antiquate e ormai superate dall’evoluzione delle tecniche belliche ma, per nostra fortuna, i Francesi non vennero mai a Roma.  In compenso con la costruzione di questo forte è stata completamente spianata la parte superiore del colle e distrutte le tracce dell’antica città di Antemnae.

Il Forte Antenne è una struttura poligonale interrata, circondata da un fossato asciutto e da una muraglia, tecnicamente detta “muro alla Carnot”, con un solido muro esterno, posizionato sulla scarpa del fossato e provvisto di nicchie interne con feritoie dove fucilieri potevano controllare chiunque si fosse avvicinato.

Da un rapporto del 1889, sappiamo che a quell’epoca la costruzione non era ancora stata ultimata, che il presidio raggiungeva i 675 uomini (numero che sarebbe potuto salire fino a 880 in caso di necessità) e che l’edificio era dotato di ben tre polveriere e 18 “bocche a fuoco”.

Fino ad oggi Forte Antenne non è stato sistemato e valorizzato, anche se la sua architettura militare è testimonianza di una particolare tipologia di edificio, localizzato in un preciso momento storico e presenta particolari ricercati, come la ghisa dei pluviali e dei capanni dei piazzali d’armi, e interessanti qualità spaziali, come le strutture voltate e le prospettive a cannocchiale dei ricoveri di gola.  D’altra parte, proprio queste sue caratteristiche rendono non facile un auspicabile progetto di riuso che, pur mirando all’individuazione di nuove funzionalità, dovrebbe rispettare, e se possibile valorizzare, il complesso.

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