UNIRE CON PAGINA A LIVELLO SUPERIORE
Tra Ponte Risorgimento e ponte Matteotti, la sponda del Tevere sotto lungotevere delle Navi si presentava selvaggia e impraticabile. Oggi, in quell’area sorge l’attuale Area naturalistica,
La storia nasce dal fatto che, in questo tratto del fiume, dallo Scalo De Pinedo a ponte Risorgimento, il progetto iniziale prevedeva la realizzazione degli argini del fiume con muraglioni a 45°in travertino e un’ampia banchina in sampietrini.
In seguito, si decise di dedicare questo segmento di argine sponda agli uccelli, sia quelli stanziali che quelli di passo, lasciando crescere gli alberi, senza intervento umano. In pochi anni, la vegetazione occupò tutto lo spazio disponibile, dal lungotevere in alto al fiume in basso
E’ così il Municipio ha avuto per anni un’area verde sul fiume che aveva permesso la crescita di decine di alberi, rendendo tutta l’area estremamente selvaggia.
Guardando bene però, si poteva notare come i muraglioni di tufo, seppur coperti da uno strato di terra e nascosti da una fiorente vegetazione spontanea, erano ancora li e c’era ancora anche la banchina lungo il fiume.
e affidare … e sulle scalette che scendono dalla strada ci sono dei cartelli del WWF che ricordano che una volta questa area era un’oasi naturale affidata a questa organizzazione ambientalista.
In quel tratto di lungotevere c’è anche l’imponente facciata del Palazzo Marina, sede del Comando della Marina Militare Italiana,
La realtà però ha realizzato un progetto diverso frequentata solo da extracomunitari in cerca di rifugio per la notte, un’area non troppo pulita e piena di rifiuti.
In vista dell’anno santo 2025, è stato iniziato un grande lavoro per ridare a questa particolare sponda un diverso significato, oggi