Trono Ludovisi

Quando gli scavi dei cantieri del rione Sallustiano raggiunsero l’area dove al tempo di Roma Imperiale sorgevano gli Horti Sallustiani, nei pressi dei resti del tempio di Venere Ericina (quasi all’incrocio tra le moderne via Sicilia e via Lucania), venne ritrovato un trittico marmoreo databile al 460-450 a.C. con una misteriosa simbologia. 

Questa opera, priva di riferimenti simili, ha una forma inconsueta e non permette di stabilire con certezza la sua forma originaria e dunque la sua funzione. Alcuni pensarono facesse parte del trono di una statua colossale forse proprio della Venere Ericina e per questo fu chiamata “Trono Ludovisi”.  I bassorilievi che lo adornano raffigurano una giovane che viene immersa o forse sollevata da un bagno lustrale, potrebbe essere anche Afrodite che sorge dal mare mentre sui fianchi del trono, si ammirano una giovane donna ammantata e un’etera nuda che suona un flauto.

Oggi il Trono Ludovisi è nel Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps.

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