Horti Sallustiani

Gli Horti Sallustiani  erano un grande giardino pubblico costruito dal celebre storico Sallustio Crispo in una vasta area che era stata precedentemente di Cesare.  Gli horti comprendevano padiglioni, templi, statue e perfino un piccolo ippodromo, si estendevano lungo le valli e le alture panoramiche dell’area compresa tra Pincio e Quirinale, tra il rione Ludovisi e il rione Sallustiano, erano delimitati dalle Mura Aureliane e dalla via Salaria Nova e inglobavano la via Salaria Vetus.

Da piazza Fiume si segua via Calabria; al primo incrocio si gira a sinistra, lungo via Collina, che conduce a piazza Sallustio.  Qui, svariati metri al di sotto dell’attuale livello stradale, si vede un’aula romana con un’alta volta.  Questi resti facevano parte del complesso degli Horti Sallustiani.

Gli Horti Sallustiani prendevano il nome dal tribuno e celebre storico Crispo Sallustio (I secolo a.C.,) che ne aveva patrocinato lo sviluppo in una vasta area che era stata precedentemente di Cesare.  Si estendevano lungo le valli e le alture panoramiche dell’area compresa tra Pincio e Quirinale, tra il rione Ludovisi e il rione Sallustiano.

A quei tempi questo luogo si trovava fuori della città, all’esterno del circuito delle mura serviane (allora le Mura Aureliane non erano ancora state costruite) ed era delimitato dalla via Salaria Nova e dalla via Salaria Vetus.

Uno dei nuclei principali della proprietà corrispondeva alla zona dove oggi si trova via Sallustiana.  Il grande edificio, di cui ammiriamo imponenti resti al centro di piazza Sallustio, fu paragonato al Canopo di villa Adriana a Tivoli ed è ascrivibile all’ultimo decennio del regno di Adriano, dopo il 126 d.C.  Sfortunatamente la grande aula oggi non è aperta al pubblico e se ne può solo ammirare la muratura esterna da piazza Sallustio.

La celebre Villa Ludovisi occupava in gran parte l’area degli Horti ed è in questa zona che i Ludovisi, nel corso del XVII secolo, ritrovano le statue dei Galati, l’Acrolito e la Peplophoros.  Quindi la collezione antiquaria dei Ludovisi si forma, oltre che per le acquisizioni di alcune raccolte cinquecentesche come la Cesi, la Soderini e l’Orsini, anche grazie ai rinvenimenti nell’area della costruenda villa sul Pincio.

L’obelisco romano ora alla sommità della famosa scalinata di piazza di Spagna è stato chiamato Obelisco Sallustiano proprio perché venne trovato qui, così come pure alcune famose statue oggi nel Museo Nazionale Romano e nei Musei Capitolini.

Lo Stato Italiano acquista parte della collezione -quella oggi di proprietà del Museo Nazionale Romano e custodita nelle sale di Palazzo Altemps- mentre altre opere sono ancora nel palazzo grande oggi sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, in via Veneto.

Uno dei nuclei principali della proprietà corispondeva alla zona dove oggi si trova via Sallustiana e l’edificio, di cui ammiriamo imponenti resti al centro di piazza Sallustio, fu paragonato al Canopo di villa Adriana a Tivoli ed è ascrivibile all’ultimo decennio del regno di Adriano, dopo il 126 d.C.

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Horti Sallustiani 2

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Trono Ludovisi

Quando gli scavi dei cantieri del rione Sallustiano raggiunsero l'area dove al tempo di Roma Imperiale sorgevano gli Horti Sallustiani, nei pressi dei resti del tempio di Venere Ericina (quasi all’incrocio tra le moderne via Sicilia e via Lucania), venne ritrovato un trittico marmoreo databile al 460-450 a.C. con una misteriosa simbologia.  Continue reading →

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