Studio Valle

Tommaso Valle, architetto, fonda nel 1957 lo Studio Valle Progettazioni.  Nel 1960 crea con il fratello Gilberto, ingegnere, un’associazione professionale in cui i due fratelli riprendono l’eredità del loro padre Cesare, molto attivo nei decenni che precedono la seconda guerra mondiale.

Lo studio svolge un’intensa attività professionale, sia in Italia sia all’estero, in settori che vanno dall’architettura, all’urbanistica e alle infrastrutture.Se i primi anni sono segnati da una frequente presenza fuori dai confini nazionali, con progetti in Africa e nell’area del Golfo Persico, dalla metà degli anni Ottanta il lavoro professionale si svolge prevalentemente in Italia.

Entrambi hanno coniugato gli impegni progettuali con la carriera universitaria, svolta presso l’Università La Sapienza.

Uno dei primi progetti è il Monumento alle vittime del Campo di Auschwitz Birkenau in Polonia (1958/59). Il Padiglione italiano all’Expo 70 di Osaka, Giappone (1968/70) segna l’inizio di una fase di realizzazioni di grande dimensione, fra cui: il Velodromo e Palazzo dello Sport a Milano (1969/75), l’aeroporto internazionale di Roma (1986/2000), la nuova sede della Banca d’Italia a Frascati, Roma (1992/01), il complesso della nuova Fiera di Roma (2000/06). Oggi l’associazione professionale comprende i figli Emanuela, Maria Camilla, Cesare Jr., Silvano, Gianluca, Gianluigi. Tommaso è stato fra i fondatori dell’Istituto Nazionale di Architettura. Sua la donazione al MAXXI dei materiali relativi ai progetti per il Monumento alle vittime del Campo di Auschwitz Birkenau e per il Padiglione italiano all’Expo 70 di Osaka.

Vince il concorso per la sistemazione della Moschea della Mecca e la Moschea e Centro Culturale Islamico (ex aequo con Paolo Portoghesi) a Roma, per il Palasport e Velodromo Coperto a Milano,

Negli anni ’90, facendosi più pressanti gli impegni universitari, dedica la sua attività per lo più all’Italia, vincendo importanti competizioni ed acquisendo prestigiose commesse quali la progettazione dell’Università di Tor Vergata, della sede della Soc. Alitalia, dei Nuovi Insediamenti della Banca d’Italia, delle aerostazioni di Genova e Torino, della Torre di Controllo dell’aeroporto di Malpensa, senza tralasciare completamente l’estero dove vince i concorsi per lo Stadio di Dar El Salaam in Tanzania e quello bandito dalle Nazioni Unite per la Sede (dell’E.C.A.) in Etiopia. Attualmente sono in corso di progettazione e realizzazione diversi suoi progetti a Roma tra i quali: i Mercati Generali, l’ampliamento degli Uffici della Banca d’Italia, la Nuova Fiera di Roma, le Aerostazioni Nazionale, Schengen e il Satellite nell’aeroporto Leonardo da Vinci, la “cittadella” denominata Fonopoli, il restauro dell’Istituto Geologico Nazionale.  Sono anche recenti le vincite dei concorsi internazionali per il risanamento del quartiere di San Lorenzo a Roma, per la Sede del Consiglio Regionale della Puglia, per l’Università di Asmara bandito dalla Banca Europea, per l’Università di Foggia e la progettazione architettonica per la Sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles con Samyn and Partners e Buro Happold.  Si ricordano inoltre le prestigiose prequalifiche a livello mondiale tra le quali quelle per la progettazione degli Edifici Nato a Bruxelles, per l’Auditorium di Roma, per la Sede Centrale della Banca Europea a Francoforte, e per l’Auditorium a piazza Tiennamen a Pechino.

Se si dovesse tracciare un percorso teorico-evolutivo dell’architettura di Tommaso Valle si potrebbe affermare che, se gli anni 60 sono stati caratterizzati, data anche la tipologia degli edifici progettati, dalla rappresentatività dell’immagine e dalla qualità degli elementi simbolici impiegati, il decennio 70-80 ha visto nascere e svilupparsi la sua ricerca tesa al raggiungimento di una espressività della tecnologia in architettura e alle sue capacità di conformare gli spazi. Alla ormai tradizionale attenzione ai sistemi ad alta tecnologia che lo contraddistingue, negli anni 90 si sono sovrapposte tematiche di indagine progettuale quali “l’Architettura sostenibile” e la bioarchitettura che ne fanno una firma inconfondibile nel panorama architettonico.

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