Villa Mellini

Villa Mellini, in viale del Parco Mellini 6 nel Municipio XV, è una delle poche ville quattrocentesche superstiti a Roma.  Situata in posizione panoramica sul colle di Monte Mario, è la sede dell’Osservatorio Astronomico di Roma dell’Ist. Naz. di Astrofisica.

Le origini di Villa Mellini risalgono al XV secolo, quando Mario Mellini, cancelliere perpetuo del Comune, fece edificare una dimora suburbana per la sua famiglia. Non si conosce l’aspetto originario della residenza cui era annesso un vasto parco con viali alberati, poiché nel corso dei secoli ha subito numerosi rifacimenti; restano però le testimonianze storiche di osservatori come il Venuti, che verso la metà del ‘700 la descrive come bellissima, e il Mancini, che nei primi decenni del XVII secolo sottolinea la presenza di pregevoli pitture. Preziose anche le rappresentazioni settecentesche di Giuseppe Vasi e quelle ottocentesche del disegnatore francese N.D. Boguet che rilevano l’importanza che il complesso riveste per secoli.

Nel 1788, con la morte di Giulia Mellini (ultima erede della casata) che aveva sposato Mario Falconieri, la villa passò in eredità alla famiglia Falconieri, assumendone il nome. A quest’epoca risale il bel portale che ancora oggi si conserva lungo la via Trionfale. Tra gli ospiti illustri la villa accolse il pittore Philip Hackert, che durante il suo soggiorno dipinse una pregevole veduta di Roma dedicata a papa Pio VI, su richiesta di Giulia Falconieri.

Numerosi scrittori, come W. Goethe, Stendhal, H. James, amarono passeggiare nel parco Melllini descrivendone le bellezze naturali, tra le quali il celebre pino di Monte Mario che ispirò il sonetto di W.Wordsworth intitolato The pine of Monte Mario at Rome.

Alla fine dell’Ottocento, Villa Mellini diviene sede della Sezione Fotografica del Regio Esercito Italiano ed è teatro dei primi esperimenti di volo e foto-topografia aerea. Nell’area sono costruiti la Torre del Primo Meridiano d’Italia e il Forte di Monte Mario, che fa parte del Campo Trincerato di Roma. L’edificio è utilizzato sino agli anni Trenta come sede militare. Di questo periodo rimangono alcune decorazioni pittoriche: il soffitto di un piccolo ambiente al primo piano è affrescato da T. Sordini con raffigurazioni allegoriche e una veduta della villa in cui appare un dirigibile; nel salone centrale del secondo piano, invece, si trovano alcuni dipinti a soggetto aviatorio opera di G. Boscarino che fu di stanza a Villa Mellini durante il servizio militare.

Dal 1935, a seguito della chiusura degli Osservatori del Campidoglio e del Collegio Romano, l’edificio è divenuto sede dell’Osservatorio Astronomico di Monte Mario e del Museo Astronomico Copernicano. L’Osservatorio è dotato di due cupole principali dove erano alloggiati gli equatoriali per l’osservazione degli astri, e di una Torre Solare che contiene un celostato (strumento a specchi per seguire il sole nel suo moto diurno), con il quale si effettuano studi di fisica solare. Il museo comprende una collezione di strumenti d’epoca: astrolabi (tra cui il prezioso Albion), cannocchiali, sestanti, libri (tra cui la prima edizione dell’opera di Copernico del 1543).

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Il pino di Monte Mario

Passando nel parco del Belvedere sotto lo Zodiaco si nota un tronco molto molto vecchio, una specie di fossile.  Ecco a voi la sua storia.    Continue reading →

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