Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice

La Fondazione  Ugo Spirito e Renzo De Felice è in piazza delle Muse 25, si è costituita nel 1981 attorno alla biblioteca e all’archivio del filosofo Ugo Spirito ed è stata riconosciuta giuridicamente nel 1994.

Nel quartiere Parioli, sulla terrazza su cui affacciano le Muse, Clio protettrice del canto epico e della storia, ha trovato fissa dimora, al fresco pian terreno di una scuola superiore insolitamente immersa nel verde. E’ Mnemosine, sua madre, ad aprire la porta, è lei il vero Cicerone della nuova residenza in cui abitano – e amabilmente conversano – più di 60 mila volumi e riviste appartenenti alla Fondazione Ugo Spirito – Renzo De Felice.

Dal 1981 l’Ente custodisce e amplia il suo patrimonio librario costituito una nutrita lista di Fondi, molti dei quali hanno conservato il nome del donatore e il Fonso Storico che raccoglie il patrimonio dell’Istituto di Studi Corporativi (che ha cessato l’attività nel 1994) econtributi di personaggi di rilievo della cultura italiana.

Dopo aver camminato tra lunghi corridoi zeppi di libri, si giunge all’emeroteca, dove abitano periodici che, dalla prima alla seconda guerra mondiale, hanno arricchito l’Italia sia concettualmente, sia artisticamente. La grafica dei fascicoli è elegante, i colori, sbiaditi dagli anni e su pagine già ingiallite, sobri e privi di eccessi, persino le pubblicità contenute nelle prime pagine risultano gradevoli. Per sfogliarle tutte  non basterebbe un mese intero. Tra le riviste conservate c’è “Geopolitica” di Giuseppe Bottai.

Lasciando la biblioteca e volgendosi verso le carte d’archivio, si trova il Fondo fotografico di Ignazio di Minica che raccoglie la propaganda del Movimento Sociale Italiano (MSI) negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, praticamente unico nel suo genere. Per gli esuli istriani, particolarmente interessante è il Fondo Attilio Tamaro. Irredentista convinto e studioso attento lavora a Pola come bibliotecario. Nel primo dopoguerra aderisce al partito fascista ricoprendo prestigiosi incarichi ma viene espulso nel 1943 quando avversa le posizioni antisemite del governo. L’ampio carteggio di Ugo Spirito con numerosi intellettuali europei, infine offre materiale per approfondire gli studi gentiliani nel secondo dopoguerra.

La Fondazione

  • custodisce la biblioteca e l’archivio di Ugo Spirito, e di quanto ulteriormente pervenuto, con il preciso scopo di valorizzare il proprio patrimonio e renderlo fruibile;
  • promuove ricerche e studi sull’opera di Ugo Spirito e sulla cultura del Novecento;
  • diffonde i risultati della propria attività scientifica attraverso pubblicazioni, periodiche e non (dal 1989 pubblica la rivista “Annali della Fondazione Ugo Spirito”), direttamente edite dalla Fondazione, ovvero edite da altri per conto della stessa;
  • aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e il suo patrimonio è catalogato in rete (nella sezione “Archivi del Novecento”;
  • svolge nell’ambito delle discipline filosofiche, storiche, giuridiche, sociologiche ed economiche attività di formazione e di aggiornamento destinata sia a docenti delle scuole di ogni ordine e grado, sia a ricercatori e a studiosi a livello universitario.

La Fondazione, che ha avuto dal 1992 al 1996 come presidente lo storico Renzo De Felice, è attualmente presieduta da Giuseppe Parlato.

Da un articolo di Veronica Arpaia pubblicato su lanostrastoria.corriere.it

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