Il quartiere delle Crociate, o Rione Sant’Ippolito come è scritto in una targa ai caduti in via Adalberto, è delimitato da via di Sant’Ippolito, via Giovanni da Procida, via del Carroccio, via Matilde di Canossa, via Arduino, via della Lega Lombarda, passaggio pedonale dopo la Casa del Sole, via Adalberto.
- MAPPA della zona Nomentano 4 (piazza Bologna)
Il quartiere delle Crociate è su un’area che degrada da piazza Bologna verso la via Tiburtina, non particolarmente pregiata da un punto di vista commerciale per via della vicinanza e della vista del Cimitero del Verano. In suo nome deriva dalla toponomastica in quanto tutte le strade e le piazze dell’area sono intitolate a personaggi della storia Medioevale italiana, spesso associati nell’immaginario collettivo popolare alle crociate.
Il quartiere è creato poco prima degli anni Trenta, con la costruzione del complesso ICP Tiburtino II, un quartiere a carattere semi intensivo, con palazzine da due a quattro piani e qualche parziale sopraelevazione con alloggi da una, due o tre stanze e cucina variamente accoppiati ma sempre con disimpegno completo e col corredo ordinario di servizi accessori.
Anche se da un punto di vista architettonico il quartiere delle Crociate è un’iniziativa pre-fascista, il suo popolamento si inquadra a tutti gli effetti nel fascismo, come testimonia il contratto che ogni inquilino deve sottoscrivere per aspirare, un giorno al riscatto della casa.
Girando per le sue strade si ammira come il rispetto, da parte degli architetti, dei dislivelli del terreno conferisca movimento a tutta la zona, come i piccoli giardini ricchi di alberi all’interno di ogni lotto costituiscano, in un quartiere densamente popolato, un punto di incontro e socializzazione per gli abitanti a partire dai bambini.
In questo nuovo quartiere si trasferiscono molti abitanti di San Lorenzo che guadagnano così una casa più moderna e dignitosa. Nel 1926 le Suore Sacramentine in una baracca a Campo Artiglio iniziano a offrire la loro assistenza e nasce l’Asilo Sant’Ippolito. Nel 1932, in due stanzette cedute dall’ICP all’Opera Maternità e Infanzia, le suore gestiscono un refettorio in cui distribuiscono pasti alle donne bisognose. Nel 1935 è inaugurata la parrocchia di Sant’Ippolito e le suore aprono la scuola elementare Sant’Ippolito. La scuola elementare Enrico Corradini (oggi Fratelli Bandiera) arriverà l’anno dopo.
Qui abitava la famiglia Di Consiglio trucidata dai nazisti nel 1944.
In questo quartiere abitava il noto maestro Alberto Manzi, figlio di un tranviere, e l’artista romano Renzo Vespignani (1924- 2001), pittore, illustratore, scenografo e incisore.
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Bibliografia essenziale: Piazza Bologna. Alle origini di un quartiere borghese, di Eva Masini
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