Santa Maria della Mercede

La chiesa di Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano, in Via Basento 100, con la facciata in via Regina Margherita, è la parrocchia dell’area.

La chiesa è stata progettata da Marco Piloni nel 1958 dall’Ordine dei Mercedari e costituisce un ampliamento della piccola chiesa di Santa Bonosa che sorge in via Tirso.
Il nome della Chiesa deriva dalla “mercede” il riscatto che si pagava per liberare gli schiavi che è la missione dell’ordine a cui la chiesa è affidata.
L’Ordine dei Mercedari fu fondato da San Pietro Nolasco a cui, dice la leggenda, la Vergine apparve per aiutarlo a fondare un’organizzazione capace di riscattare i cristiani prigionieri dei mussulmani.
Il fenomeno della schiavitù come conseguenza delle invasioni e delle incursioni dei seguaci di Maometto nelle terre cristiane dell’Europa (Spagna e popolazioni costiere del bacino mediterraneo) fu un fenomeno complesso e costituì un problema preoccupante non solo per la perdita della libertà ma soprattutto per il pericolo di perdere la fede, a cui gli schiavi erano esposti. Pietro Nolasco fu tra quelli che ne presero seriamente a cuore la soluzione.
Nato verso il 1180 vicino Tolosa, Pietro Nolasco con la sua famiglia si stabilì a Barcellona dove, seguendo le orme del padre, divenne un mercante.
Nei primi venti anni di vita, Pietro Nolasco si dimostrò un giovane coraggioso, decisamente orientato verso la liberazione dei cristiani schiavi la cui fede era in pericolo. La sua professione di mercante fu di grande utilità , in questa fase iniziale, poiché a coloro che esercitavano questa professione era concesso facile accesso ai paesi musulmani.
Questo gruppo di compagni di Pietro Nolasco era formato, come dice il Re Giacomo II° in una lettera al Papa Bonifacio VIII° nel 1301, da laici che “avevano grande devozione verso Gesù Cristo che ci redense con suo sangue”. Il giovane Pietro Nolasco e i suoi compagni esercitarono l’arte di mercante non per arricchirsi comprando merci ma facendosi essi stessi poveri per dare la libertà ad esseri umani bisognosi.
Dopo quindici anni passati nel realizzare questa ammirevole opera di misericordia, a Pietro Nolasco apparve 1218 Maria Santissima, invitandolo a convertire il suo gruppo di laici redentori in un Ordine Religioso Redentore che, sotto la protezione e l’appoggio del Re di Aragona e l’approvazione della Chiesa, continuasse la grande opera di misericordia incominciata.
Nel 1218 fu costituito il nuovo Ordine Religioso Redentore, nella cattedrale di Santa Croce di Barcellona, con veste bianca col segno della cattedrale, la santa Croce. Da parte sua il re Giacomo I consegnò ai frati lo scudo, formato dalle quattro sbarre rosse in campo oro, emblema della monarchia di Aragona. Questo emblema, unito alla croce della cattedrale, costituirà lo stemma proprio dell’Ordine.
In quel giorno Giacomo I donò all’Ordine l’Ospedale di S. Eulalia in Barcellona, che servì come primo convento dei religiosi dell’Ordine, come casa di accoglienza degli schiavi riscattati e luogo dove si compivano anche le opere di misericordia a favore degli infermi e dei poveri.
Con l’appoggio ufficiale della Chiesa e dello Stato Pietro Nolasco e i suoi frati, continuarono, con rinnovato fervore, le loro peregrinazioni di carità, domandando l’elemosina per la redenzione degli schiavi cristiani nelle terre saracene.
E’ storicamente certo che durante il secondo viaggio verso l’America nel 1493, Cristoforo Colombo era accompagnato anche da religiosi Mercedari: Giovanni Infante, Giovanni Solorzano e Giorgio di Siviglia, che fungevano da cappellani.
Negli anni seguenti altri Mercedari accompagnarono le truppe spagnole dirette in America. Questi primi religiosi, una volta giunti a destinazione, e seguendo l’avanzare degli occupanti, iniziavano anche l’evangelizzazione degli indigeni nei luoghi dove si fermavano. In seguito alla spedizione di un gruppo di religiosi nel 1514 si fondò il primo convento mercedario in Santo Domingo, che fu il punto di arrivo e il centro di espansione missionaria verso altre regioni del continente americano per molti Mercedari che portarono in molti luoghi dell’America Latina la fede cristiana e la devozione a Maria della Mercede.
Dopo Santo Domingo molteplici furono le tappe di diffusione dell’Ordine: Messico (1516), Panama (1522), Costa Rica e Venezuela (1535), Equador (1534), Perù e Bolivia (1532), Argentina (1536), Cile (1562).
Nei dintorni: Villa Albani, via Tagliamento, piazza Quadrata, Santi Martiri Argentini, quartiere Coppedè
Il soggetto di questa pagina è:
nella mappa Salario 2 (zona da villa Albani a piazza Quadrata),
nell’elenco delle chiese e luoghi di culto nel Municipio

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