Villa Oblieght sorgeva sulla via Flaminia nell’area oggi occupata da Villa Flaminia.
- MAPPA della Zona Flaminio 2 (da Belle Arti a via Guido Reni)
L’area su cui oggi sorge Villa Flaminia sulla via Flaminia è individuabile già nelle mappe catastali già a metà del Settecento. Nel periodo napoleonico, secondo il progetto del Valadier, l’area avrebbe dovuto far parte della grande Villa Napoleone tra via Flaminia ed il fiume. Successivamente la villa ebbe diversi nomi, a seconda dei proprietari. A fine Ottocento è nota come Villa Massani poi, nei primi decenni del Novecento è nota come Villa Oblieght. Ma più che una residenza è uno stabilimento in cui si realizzano componenti e si sperimentano nuove soluzioni tranviarie, tra cui il teleforo di Michelangelo Cattori.
«Alle sei del pomeriggio di ieri, re Umberto I si reca a Villa Massani, all’inizio di Via Flaminia, dove sorge la officina della Società Romana Tramways e Omnibus che decide di tentare l’ardito esperimento. Il capitano Michelangelo Cattori, concessionario per l’Italia del tram costruito in Inghilterra, spiega minutamente al Re come funziona il rivoluzionario meccanismo» (La Tribuna 7 luglio 1890). Il sistema si rivela un fallimento
Gli edifici della villa sono scomparsi a causa dell’allargamento della via Flaminia. Tracce dell’antica villa riguardano il viale principale di accesso dalla via Flaminia, oggi inglobato nella struttura di Villa Flaminia. Lo stesso viale. oltrepassato il corpo principale della villa, terminava in una rotonda alberata corrispondente all’attuale piazza Melozzo da Forlì che conserva l’impianto della rotonda con cipressi. Un’ulteriore traccia della Villa Oblieght è probabilmente un corpo di fabbrica all’interno dello stabilimento militare di materiali elettronici e di precisione (Caserme di via Guido Reni), non allineato rispetto agli altri padiglioni.
Ernesto Emanuele Oblieght è un industriale di origine ungherese che nel 1877 realizza la prima linea tranviaria a cavalli (omnibus) sulla via Flaminia, da piazza del Popolo a ponte Milvio. Per ospitare il deposito delle vetture e le scuderie per i cavalli Oblieght acquista un terreno in località Villa Massani, (dove oggi sorge Villa Flaminia). In prossimità di piazzale Flaminio inoltre, Oblieght fa costruire da Candido Valli una grande scuderia, con un edificio ancora esistente con accesso in vicolo degli Omnibus, oggi via Mariano Fortuny. L’edificio è oggi nell’area del Museo Explora (Deposito degli omnibus e Fabbrica delle carrozze).
Negli anni Trenta, Villa Oblieght è acquistata dalla Banca d’Italia per farne la sua sede. Ma, risultando troppo piccola per le esigenze in essere e alquanto umida per la vicinanza del Tevere, la banca preferì un’area più periferica ma vasta, sulla via Tuscolana dove è ancor oggi la sua sede e poco dopo la villa è acquistata dai Fratelli delle Scuole Cristiane, gli stessi del Collegio San Giuseppe di piazza di Spagna.
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