3. Slataper: cultura, imprenditorialità e irredentismo

La famiglia di Scipio Slataper è molto nota a Trieste, ma l’origine non è triestina. Il nome Slataper deriverebbe dai termini sloveni zlato (oro) e pero (penna), o da zlatopér (aggettivo: dal piumaggio biondo-oro), che ci piace rievochi la bella capigliatura bionda di Scipio come appare dalle foto di famiglia. La forma onomastica Zlatoper è oggi presente in Slovenia e Croazia. 

Quindi le origini sono Slovene o Croate anche se il cognome, stando al filologo e glottologo sloveno Pavle Merku, si trova nella zona di Tolmino, dove probabilmente gli Slataper arrivano dall’entroterra di Sebenico, assoldati dai proprietari terrieri dell’Alto Isontino per sedare la rivolta contadina del 1713 e poi rimasti lì a vivere. Smentite quindi le origini boeme attribuite da altri studiosi.

Questa vera e propria “invasione” slovena di Tolmino nasce dal fatto che, prima della revisione del sistema di tassazione voluto da Maria Teresa e Giuseppe II, i feudatari dell’impero austro-ungarico soffocavano i contadini al punto che tra il XV al XVIII secolo si sono susseguite cinque rivolte maggiori e 140 rivolte locali minori. Le grandi rivolte contadine sono state in Carinzia (1478), Slovenia (1515), Croazia e Slovenia (1573), una seconda volta in Slovenia (1635) ed infine a Tolmino (1713).

Quest’ultima è vasta e violenta con la formazione di un’unione contadina in aperta opposizione ai proprietari terrieri, sciopero fiscale, riscossione autonoma delle gabelle, e infine vera e propria guerra contro il Governatore Jakob Anton Coronini von Cronberg ed i potentissimi conti Strassoldo. Da Tolmino la rivolta si estende fino al basso Carso verso il mare coinvolgendo 750 città e villaggi. Chiamati dai proprietari terrieri all’inizio del giugno 1713 arrivano 600 mercenari della Krajina da Karlovac e Senj che schiacciano i ribelli in due battaglie, e infine, il 26 giugno, giunge a Gorizia un vero e proprio esercito, inviato su ordine dell’imperatore, in sostituzione dei croati.

Verosimilmente gli Slataper passano a Tolmino dalla Slovenia assieme a queste truppe, e poi, una volta sedata la rivolta si insediano, assieme a molti altri sloveni, nelle terre una volta coltivate dai rivoltosi. Successivamente la famiglia si trasferisce prima a Gorizia e da qui a Trieste.

Il primo Slataper che da Gorizia arriva a Trieste è Filippo, economo nella chiesa dei Gesuiti, padre di quattordici figli tra i quali, il primo nato a Trieste nel 1792, è Giacomo Filippo, commerciante di candele, sposato con Maria Lozzi, padre di sette figli (morto nel 1836). Tra i suoi figli il più fortunato e ricco si chiama Luigi Senior, quindi suo nipote Luigi Junior, padre di Scipio, che commercia in ceramiche e vetro, e siede più volte nel Consiglio comunale della città.

Gli affari di Luigi Slataper Senior vanno bene, tanto che la famiglia può acquistare la bella villa Moore chiamata “Borahall” circondata da un elegante giardino con una splendida vista. Amatissima da Scipio, che la ricorderà con nostalgia nelle pagine de “il mio Carso”, dopo che il padre Luigi Slataper junior è costretto a cederla e a liquidare la ditta per questioni ereditarie in quanto aveva altri nove fratelli.

Le vicende della famiglia sono descritte in un saggio dell’ultimo discendente degli Slataper, Aurelio, che nel 2019 pubblica “Appunti per una storia di famiglia”, mentre le storie della famiglia successive alla tragica scomparsa nella campagna di Russia di Scipio Secondo e Giuliano, riguardano in parte anche Luisa Carniel, un simbolo del dolore e dei lutti provocati dal duplice conflitto mondiale. Perché nel primo perse il marito nel 1915 a soli 27 anni, mentre proprio nel 1915 nacque il figlio di Luisa e Scipio, Scipio Secondo che perse la vita sul fronte russo ed ebbe la medaglia d’oro al valor militare.

Luisa Carniel ritorna a Trieste da Roma coi genitori vestita di quelle gramaglie che non smetterà mai e, nel 1928, prende in mano l’azienda di famiglia restando come amministratore delegato fino al 1963, per poi assumere la presidenza onoraria.

Fonte:  https://www.roma2pass.it/racconti-del-flaneur/slataper-una-famiglia-di-eroi/

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Via Scipio Slataper

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