Giugno 1944 Ritirata tedesca

Nelle primissime ore del 5 giugno 1944 una colonna di soldati americani, con mezzi al seguito, proveniente da via Flaminia, avanzava lentamente su due file lungo viale Pinturicchio.  Il giorno precedente, gli americani, sotto la guida del Generale Clark, erano entrati a Roma sud dalla via Casilina.   

Pochi collegano la liberazione di Roma, con lo sbarco in Normandia del Generale Eisenhower.  Le due operazioni militari erano coordinate. Si voleva conquistare Roma, possibilmente prima dello sbarco in Normandia, per sollevare il morale sia agli Alleati sia agli Italiani.

I tedeschi in ritirata sulla via Cassia, all’altezza della Tomba di Nerone, sparavano colpi di artiglieria cercando di colpire i due ponti sul fiume Tevere: Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta.  Un colpo di artiglieria centrò in pieno un autocarro americano che si era attardato all’incrocio di via Flaminia con viale Pinturicchio, all’altezza dei civici dal 5 al 13.  Per i tre militari a bordo non ci fu scampo.  Sulle lastre di travertino del palazzo, nonostante le stuccature, sono ancora ben visibili i segni provocati dall’esplosione.

Un altro colpo si abbatté sul palazzo di viale Pinturicchio 55 (oggi piazza A. Mancini 4) uccidendo una donna che abitava nell’appartamento all’ultimo piano della scala H.  D’altra parte in quel periodo non c’era l’acqua in casa per cui bisognava scendere in strada alla fontanella rischiando così la vita.

Fonte: Gianmarco Circi che ringraziamo

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Viale Pinturicchio

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