Meditate che questo è stato

In una poesia del primo libro che Primo Levi pubblicò nel 1947, forte e tragica testimonianza della sua esperienza nel Lager, c’è un verso che è un invito a non dimenticare: “Meditate che questo è stato“, che diventa un  comando:  “Scolpitelo nel vostro cuore” e poi un altro “Ripetetelo ai vostri figli“.  Con il racconto del Flaneur  “Caduti alle Fosse Ardeatine del Municipio II”, anche Armando Bussi invita gli amici di AMUSE a non dimenticare quello che è successo il 24 marzo in una cava alla periferia di Roma.

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