Attilio Biseo

Attilio Biseo (1901-1966), romano, medaglia d’Oro al Valore Aeronautico, è stato una dei piloti italiani che, dagli anni Trenta agli anni ’40, portarono l’aviazione italiana in giro per il mondo in decine di gare e trasvolate dimostrative. E’ noto soprattutto per le trasvolate compiute a bordo di velivoli Savoia-Marchetti insieme con il figlio del Duce, Bruno Mussolini.  Nei suoi ultimi anni di vita abita in Via Barnaba Oriani 32.

Attilio Biseo si arruola giovanissimo nella Regia Marina, dove presta servizio imbarcato sui sommergibili come guardiamarina. Nel 1923 transita nella neocostituita Regia Aeronautica, diventa pilota di idrovolanti e quando Italo Balbo inizia le sue crociere, per aumentare le qualità dei piloti italiani, è sempre con lui. Partecipa a diverse crociere aeree nel Mediterraneo e diviene pilota di fiducia del capo del governo, Benito Mussolini.

Nel 1930, è con Balbo quando fonda ad Orbetello la Scuola di Navigazione Aerea d’Alto Mare e partecipa alla Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile come secondo pilota di uno degli idrovolanti Savoia-Marchetti. Nel 1933, prende parte, come primo pilota alla Crociera aerea del Decennale dell’Aeronautica in cui ventiquattro aerei , partiti da Orbetello dopo varie tappe, a New York e Chicago in un clima di grande entusiasmo. Nel ’35 a bordo di un aereo militare Savoia Marchetti batteva ben sei primati: velocità su 1.000 km. e 2.000 km. con diversi livelli di carico. Grande appassionato di motonautica, nel 1932 e nel 1934 vince diverse gare, tra cui la classica Pavia-Venezia a bordo di un idroscivolante SIAI.

Nel 1936 mentre la sua squadriglia aspetta la consegna di nuovi apparecchi, fiducioso nella qualità di essi, diceva che avrebbero “fatto vedere i sorci verdi” ai nemici. Così, quando giunsero gli aerei, l’emblema per la squadriglia era già trovato. E il nome divenne famoso quando la squadriglia con il colonnello Biseo e il capitano Bruno Mussolini, conquista i primi tre posti nella gara Istres-Damasco nel 1937 e ancor più dopo il volo Guidonia-Dakar-Rio de Janeiro un anno dopo.

Nel 1937 porta in Spagna i primi tre bombardieri per equipaggiare l’Aviazione Legionaria.  Scoppiata la seconda guerra mondiale, viene promosso Generale per meriti di guerra e comanda la Brigata Leone in Africa Orientale, equipaggiata con i nuovi Caproni Ca.313. Nel 1942 mette a punto l’operazione S: un piano italiano per condurre un attacco aereo dimostrativo sul porto di New York, con un idrovolante (la Regia Marina non dispone né di una portaerei né delle forze necessarie a forzare lo stretto di Gibilterra). Il progetto è accantonato per i rischi connessi con l’ammaraggio in pieno Atlantico per il rifornimento. Con l’armistizio del 1943 è fatto prigioniero dei tedeschi e internato in un campo di prigionia in Polonia. Viene posto in congedo al termine delle ostilità e si trasferisce i Sudamerica dove organizza la locale aviazione commerciale.

Ritornato in Italia nel 1960, va abitare in Via Barnaba Oriani 32 ed è direttore di una compagnia aerea privata all’aeroporto di Ciampino. Muore a Roma nel 1966.

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