Catacomba di Via Anapo

In via Anapo .. , a pochi metri da via Salaria, c’è una porta metallica. E’ l’accesso alla cosiddetta catacomba o Cimitero anonimo di Via Anapo.

Il complesso si estende su due piani e presenta un caratteristico tipo di sepoltura a nicchioni con i piedi dell’arco che arrivano fino a terra. Vi sono state rinvenute ricche serie di pitture con scene del vecchio e nuovo testamento databili al III e IV secolo. Il primo impianto delle catacombe risale al periodo che intercorre tra le persecuzioni di Valeriano e quelle di Diocleziano, ossia un periodo di pace quasi ininterrotta dal 260 sino al 303 detto “della piccola pace della Chiesa“.

La catacomba è databile alla metà del III d.C. e l’assenza di sepolture venerate spiegherebbe il suo abbandono avvenuto presumibilmente nella seconda metà del IV d.C. Nel cimitero sono state rinvenute numerose iscrizioni, di cui una gran parte cristiane e alcune pagane, databili nel II e prima metà del III d.C. Alcuni frammenti architettonici appartenenti ad una transenna sono stati datati dal Broccoli nell’ambito del V secolo d.C.

Il cimitero di via Anapo, al III miglio della via Salaria, è scoperto nel 1578, durante i lavori di scavo per l’estrazione di pozzolana nella Vigna Sanchez. Il luogo di sepoltura scoperto è ricco di pitture, iscrizioni e frammenti di sarcofagi e anche se non c’è alcun corpo, probabilmente a causa delle traslazioni dei defunti dalle catacombe ai cimiteri avvenute nel corso del IX secolo, diventa meta di pellegrini e di umanisti allora in disputa contro i protestanti. Pochi anni dopo una frana blocca il primo cunicolo rendendo impossibile l’accesso. Neppure l’archeologo Antonio Bosio riesce a visitarla e la catacomba è dimenticata.

il complesso, che nell’Ottocento con Giovanni Battista De Rossi è erroneamente identificato come il cimitero dei Giordani, viene nuovamente alla luce nel 1921.Tale denominazione permane fino al 1966, quando Umberto Maria Fasola, dopo approfonditi studi, identifica il vero Cimitero dei Giordani sotto all’antica villa Massimo (sulla Salaria di fronte a Villa Grazioli).  Al cimitero di Vigna Sanchez è allora data la denominazione di Cimitero anonimo di via Anapo in quanto non si conosce alcun nome di martire lì sepolto.

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Via Anapo

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